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Dopo il caso Ultras scoppiato a Milano dove i gruppi portenti delle curve di Milan ed Inter sono stati oggetto di provvedimenti cautelari da parte della Autorità ha parlato ai microfoni del Messaggero anche il Presidente della Lazio Claudio Lotito.

Sono stato il primo ad assumere una posizione molto chiara. Fra consenso e legalità ho scelto la legalità, con le conseguenze che ne sono derivate per la sicurezza personale e della mia famiglia. Ancora oggi vivo sotto scorta, ricevo minacce telefoniche, anche 7-8 al giorno, cortei e cori contro, volantini con la mia tomba e le candele, ma tengo il punto e non mi piego.

L'incontro con Diabolik

Mi ricordo ancora quando incontrai quattro tifosi della Lazio. È tutto agli atti degli inquirenti, li incontrai in Piazza Cavour. Uno di questi, pace alla sua anima, era Diabolik. Piscitelli si presentò e mi disse: “Preside’, buonasera, io sono Diabolik”. Lo guardai e gli risposi: “Buonasera, ispettore Ginko”. Diabolik mi chiese se stavo scherzando. No, gli risposi. E dissi: “Io sto dalla parte delle guardie”. Racconto sempre questo episodio".

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