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"Ho un contratto di altri 2 anni, alla Lazio sto bene, mi sento partecipe e dentro la Lazio. Mi hanno fatto sentire importante. Se non succede nulla di clamoroso, il progetto è a lunghissima scadenza, voglio smettere di allenare alla Lazio. La Lazio è strana, da fuori non ti rendi conto, da dentro la lazialità invece ti invade".

EDITORIALE - Con queste parole Maurizio Sarri ha voluto commentare in conferenza stampa quello che è il suo attuale sentimento nei confronti della squadra, dei tifosi e di tutte le componenti che costituiscono la Società Sportiva Lazio. Un pensiero che ascoltato dal vivo ha fatto venire i brividi a chi vi scrive. In effetti quell'invasione di sentimentale che ti trasmette la "Lazialità" è qualcosa di unico ed inimitabile. All'interno di un vocabolo che è racchiusa tutta la storia di un popolo fatto di persone uniche. La Lazio non sarai mai una moda, perché è un modo di pensare e vivere la propria squadra del cuore che è diverso da quello che provano ad altre latitudini. Il passato duro ed avaro di soddisfazioni ha formato i nostri predecessori che ci hanno trasmesso quella voglia di soffrire in ogni frangente per ottenere dei risultati. L'epoca d'oro di Cragnotti è stata solo una parentesi felice che per qualche anno ci ha trasportato nel paradiso. Duro è stato scendere per poi tornare a mettere la testa fuori sempre con grande contegno e senza mai cadere in facili esaltazioni che sono comuni dall'altra parte del Tevere.

Ieri Maurizio Sarri ci ha fatto capire come un tecnico che allena la squadra seconda in classifica pensi più a quello che la "Lazialità" gli sta dando e che gli potrà dargli piuttosto che al traguardo finale di una stagione. Essere laziali significa andare oltre l'espressione puramente tecnica del gioco. Essere laziali ti contamina il modo di vivere e di pensare. Essere laziali ti permette di apprezzare di più i traguardi che raggiungi e di resistere alle delusioni senza mai distaccarsi dalla "maglia".

Possiamo dire parafrasando un inno di Aldo Donati che a Maurizio Sarri gli è bastato poco tempo per scoprire "quanto è bello esse laziali..."

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