CASO Bernabè, Lotito alla Zanzara: "Questa è la Lazio, mica stiamo a parlà de Cicciolina!"
Lotito è tornato sulla questione legata al falconiere Bernabè che sta tenendo banco in queste ore in casa Lazio. Il presidente ha spiegato in diretta alla Zanzara su Radio24 il licenziamento di Berbabé alla Lazio.
"Questo ha fatto un danno, Il falconiere non doveva fare queste cose anche perché è uno che va nelle scuole dove ci sono bambini di 9-10 anni”
Il licenziamento del Falconiere
"Questo ha fatto un danno! La Lazio è una società quotata in borsa e io sono un socio di maggioranza ma ci sono una serie di organismi preposti al controllo. Se facessi una violazione delle norme sportive non ci sarebbe perdono. C’è un provvedimento preso dal collegio del codice etico che obbliga ad intervenire immediatamente. Il falconiere non doveva fare queste cose anche perché è uno che va nelle scuole dove ci sono bambini di 9-10 anni. Se fai il falconiere e porti l'aquila non vai a dire in giro che devi eiaculare 2 volte al giorno altrimenti non fai il rappresentante della Lazio ma del casino!".
L'operazione
"Mi dicono che sono arrivate una marea di richieste di fare quella stessa operazione, questa è la Lazio mica stiamo a parlà de Cicciolina! Sono 20 anni che cerco di sdoganare una serie di situazioni di carattere politico, calcio didascalico e moralizzatore".
Il contratto di Bernabé
Per far valere le sue ragioni Lotito ha letto in diretta radiofonica il contratto che lega il falconiere alla Lazio, stipulato nel 2009: "Art. 6: Dichiara di conoscere il contenuto del codice etico adottato dalla Lazio…si impegna pertanto ad osservare i principi etico-comportamentali e non tenere condotte che possono comportare il coinvolgimento da parte di fatti penalmente rilevanti… L’inosservanza, anche parziale da parte di un suo dirigente, collaboratore o tesserato…costituisce grave inadempimento degli obblighi contrattuali e legittima la SS Lazio Spa a risolvere il contratto in essere con effetto immediato".
Su Antonini
"Se facessi una violazione delle norme sportive non ci sarebbe perdono". Poi il presidente della Lazio attacca il medico Gabriele Antonini che ha impiantato la protesi a Bernabé: "È responsabile, secondo me gli ha fatto pure l'operazione gratis per farsi pubblicità. Io risarcire lui? Semmai il contrario. Mi dicono che sono arrivate una marea di richieste di fare quella stessa operazione, questa è la Lazio mica stiamo a parlà de Cicciolina! Sono 20 anni che cerco di sdoganare una serie di situazioni di carattere politico, calcio didascalico e moralizzatore". Una battuta anche sul 'credo' fascista: "meglio un pisello che un saluto romano? Questo lo dite voi, a casa mia non funziona così". Quanto al perdono, per Lotito "ci sono delle regole e devono valere per tutti a partire dal sottoscritto. Nella vita se fai il falconiere ti devi dedicare all'aquila e non fare l'attore in giro. Si troverà un altro posto dove stare, ognuno risponde delle proprie azioni. Non sono io che posso decidere. La curva ha fatto un comunicato pesantissimo, quei tifosi sono anche genitori. Se non ha capacità di intendere e volere allora deve essere internato. Non è un caso fortuito, è voluto e aggravato dalle interviste". "Bernabé non è un dipendente - conclude Lotito - ma un fornitore, in qualche occasione passata sono stato indulgente ma non avevo avuto intimazioni da parte degli organismi preposti. In questo caso mi hanno comunicato in modo inequivocabile quello che avrei dovuto fare nei suoi confronti e così ho fatto".