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LE PAGELLE DI JUVENTUS - LAZIO

Provedel: 6,5 Un miracolo sul colpo di testa ravvicinato di Rabiot ed un altro buon intervento sul tiro di Kostic. Forse qualche piccola responsabilità in occasione del terzo gol di Vlahovic che non sembra irresistibile.

Marusic: 4,5 Prova ad essere più presente in fase offensiva in questa gara e per certi versi riesce anche a rendersi pericoloso. Sbaglia sul secondo gol quando concede troppo spazio a Chiesa ed anche in occasione del terzo gol è troppo leggero su Vlahovic. Disastro.

Casale: 5 Si perde Vlahovic sul vantaggio della Juventus lasciando troppo spazio all'attaccante bianconero che indirizza la gara con il suo gol. Troppe imprecisioni come a Napoli nei primi minuti quando il pressing della Juventus lo mette in seria difficoltà.

Romagnoli: 5 Regge la baracca in difesa fino a che può, ma poi viene coinvolto anche lui in occasione del terzo gol in un errore di reparto quando lasciano troppo spazio a Vlahovic di colpire. La squadra è troppo fragile difensivamente in questa stagione e subisce troppo sui cambi di gioco.

Hysaj: 5 In difficoltà a livello difensivo e troppo apatico nella fase offensiva. Non è un caso che Sarri lo lasci negli spogliatoi all'intervallo considerato anche che i due gol della Juventus vengono costruiti dal suo lato.

Pellegrini (dal 46'): 6 Mette in evidenza una buona gamba ed un buon piede. Dura però solo mezz'ora in cui mette in difficoltà la retroguardia bianconera. Rimedia un altro cartellino giallo ed arriva a 3 in 4 gare. Troppi.

Cataldi: 5,5 Inizia come a Napoli troppo timido e viene ingabbiato nel pressing dei bianconeri. Quando ha la palla tra i piedi si limita a fare il compitino mancando in cattiveria quando di personalità quando dovrebbe assumersi più responsabilità nel cucire il gioco.

Rovella (dal 46'): 6 Il suo ingresso in campo dona maggiori geometrie e personalità alla squadra che alza ancora di più il baricentro. Palleggia bene e quando c'è da recuperare il pallone lo fa con buona energia.

Kamada: 6 Va vicino al pareggio con una frustata di sinistro che impegna il portiere bianconero che compie un miracolo. Prova ad inserirsi alle spalle di Danilo ed in un paio di occasioni vince anche duelli fisici. Manca in zona gol dove ha anche un paio di situazioni in mezzo all'area di rigore che non gestisce al meglio.

Guendouzi (dal 78'): 6 Entra quando la squadra è spenta ed il morale è sotto ai tacchi. Cerca di dare fisicità, ma alcuni compagni non ne hanno più.

Luis Alberto: 6 Si ferma invocando il pallone fuori dal campo in occasione del gol di Vlahovic. Permette quindi a McKennie di continuare indisturbato in una zona di campo in cui andava solo accompagnato sul fondo. Un'ingenuità colossale che indirizza la gara. Rimedia parzialmente con il gol che riapre la gara solo per pochi minuti.

Felipe Anderson: 5,5 Ha sui piedi un paio di palloni interessanti che non riesce a gestire con lucidità vanificando delle occasioni potenziali. Troppo impreciso quando deve fare la giocata decisiva per innescare i compagni di squadra.

Pedro (dal 72'): 6 Prova a dare vivacità dopo il terzo gol della Juventus, ma non riesce a giocare palloni puliti con qualità.

Immobile: 5 Gioca sempre di sponda senza mai essere messo in condizione di puntare l'area di rigore. Ha un paio di palloni giocabili all'interno dell'area di rigore, ma le fitte maglie della difesa bianconera disinnescano i suoi tentativi.

Castellanos (dal 67'): 6 Si danna l'anima, ma anche lui non tocca un pallone giocabile per battere a rete.

Zaccagni: 5,5 Dovrebbe essere stanco per il doppio impegno in nazionale ed invece mette in mostra una buona gamba. Manca anche lui però in fase di finalizzazione e tutte le volte che può mettere palloni pericolosi in area sbaglia la misura del passaggio.

Sarri: 5 Perde la gara sul terreno preferito da Allegri che dopo il vantaggio si chiude a riccio non concedendo spazio alla sua squadra. L'emblema della gara sta nel fatto che tra Immobile e Castellanos non riescono mai ad essere messi in condizione di battere a rete. Il dato più preoccupante però rimane la solidità difensiva della scorsa stagione che sembra essersi smarrita.

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