Lazio, Abbate: "Le parole di Fabiani? Tante contraddizioni e sul calciomercato..."
Arrivano dalle frequenze di RadioSei le parole del giornalista del Messaggero Alberto Abbate che ha commentato le parole del Direttore Sportivo della Lazio Fabiani in occasione della presentazione di Dia e Gigot.
Ci sono tante contraddizioni fra fatti e parole, a partite dalla questione Basic e Akpa Akpro. E’ come se la Lazio volesse dei ‘regali’ sul mercato (vedi Folorunsho) ma poi non sia certo disposta a farli. Le domande che sono state fatte a Fabiani sono tutti i punti interrogativi che avevo e che sono rimasti anche dopo le risposte. Posso capire le difficoltà da parte di Fabiani nel rispondere, per esempio su Cataldi non si è voluto esporre particolarmente. la situazione l’abbiamo raccontata durante l’estate, poi è ovvio che il giocatore abbia messo la firma sul trasferimento, ma c’è un pregresso che l’ha portato a questa scelta. Molti punti interrogativi rimangono, insomma
Sul calciomercato?
Non ho visto un’ostentazione da parte di Fabiani, ma una ricerca di spiegazioni senza allargarsi troppo nei retroscena. Nella risposta su Pedro, la mia interpretazione è: ‘non vogliamo scontentare un senatore, piuttosto mettiamo da parte Castrovilli’. Poi sui 2002-03 visionati, bisogna andare a fondo: Zeljkovic è stato l’unico visionato, che si poteva prendere. Perché non è stato preso? Perché per Rovella bisognerà pagare 17 milioni e c’era il timore di svalutarlo. E’ una motivazione economica insomma, che venga detto chiaro e tondo o meno, mi sembra palese.