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Ai microfoni di RadioSei è intervenuto l'ex difensore della Lazio Giuseppe Pancaro che ha ricordato la figura di Sven Goran Eriksson che è venuto a mancare nella mattinata di oggi.

Era una notizia nell’aria, ma nel momento in cui arriva il dolore è grande, simile a quello di Sinisa. Abbiamo perso un uomo straordinario, per me è stato decisivo per la carriera e non solo. Si era creato un rapporto umano bellissimo, il mister era di un’intelligenza fuori dalla media e ci spingeva a ragionare sulle cose con i modi giusti. Un signore, un gentleman. Grande perdita per il calcio. La sua forza e la grande dignità spiegano l’essenza di Sven. Era così, lo è sempre stato. Ha avuto un coraggio incredibile nel lottare con il sorriso questa malattia. Quello che ci lega è indissolubile, dallo Scudetto a tutti i trofei. Quel gruppo resterà legato a vita. Sono felice di aver avuto la possibilità di salutarlo all’Olimpico. Mi volle fortemente alla Lazio, si impuntò. Ebbi un periodo complicato all’inizio, pagai dazio, ma lui mi difese sempre a spada tratta. Non mi mise mai in discussione. Mi faceva sentire forte e sicuro.

L'ultimo saluto dello Stadio Olimpico a Sven Goran Eriksson

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