Lazio - Porto, Baroni: "Vittoria da grande squadra perchè ho chiesto una gara di personalità e sul gol vi dico..." - VIDEO
Al termine della gara vinta contro il Porto è intervenuto in conferenza stampa il tecnico della Lazio Marco Baroni che ha commentato la partita.
Questa è una grande squadra...
"Devo fare di nuovo i complimenti alla squadra. Quando arrivano partite così, conta molto come ci arrivi. Ho chiesto una gara di personaltà, di convinzione, di gioia, avevamo bisogno proprio di questo. Abbiamo giocato contro un grande avversario, che ha qualità, verticalità. Sono pungenti nell'andare in verticale. Complimenti ai ragazzi, all'ambiente, alla fine c'era un ambiente veramente bellissimo".
Nove gol nell'ultimo quarto d'ora: la caratteristica più importante di questa squadra è di non morire mai?
"Di crederci sempre. Lo dobbiamo a noi stessi, alla nostra gente. Bisogna sempre giocare per vincere. So che arriveranno momenti difficili, ma se hai creato mentalità forte, lo superi. È il percorso, l'identità della squadra. Difficilmente metterò un difensore per portare a casa un risultato, perché non sarei coerente con la proposta che faccio durante l'allenamento. Non sarebbe giusto".
Come stai vivendo questo momento dal punto di vista della lazialità, del coinvolgimento?
"Io ci sono dentro con tutte le gambe. Fa parte del mio carattere. Ho avuto la chance più bella della mia vita, cosa faccio? Ho dormito due mesi a Formello, ho preso casa da poco. Voglio dar tutto me stesso. E poi questa squadra mi stimola, vedo questa partecipazione che io ho chiesto. La squadra ci crede, e si va, dobbiamo andare forte".
Prendi appunti durante le conferenze?
"Le risento anche le conferenze, la comunicazione fa parte del nostro lavoro. Non solo quella che faccio con voi, ma anche quella nei confronti della squadra. Si lavora anche su quello".
Vede i suoi ragazzi con occhi diversi?
"La prima cosa che ho detto alla seconda squadra, che per me è lo staff tecnico, è stata 'ora tocca a voi recuperare'. Ci sono pochi giorni per recuperare. L'allenatore purtroppo lavora tanto, gioisce poco perché devi essere sempre sul pezzo. Siamo alla sesta gara in 19 giorni. Ho poco tempo, ma mi fa piacere vedere i ragazzi gioire, li lascio fare, sono dei professionisti e sanno come comportarsi. Parlo tanto di equilibrio perché è una mia responsabilità. Ci fa piacere quando le cose vanno bene, però io devo essere sempre molto equilibrato nel ricentrare la squadra sulle cose che contano veramente".
Una vittoria da grande squadra?
"Sì, ma non dovevo attendere questa partita. I venti minuti che la Lazio fa a Torino sono venti minuti da grande squadra. Sono convinto che in parità numerica, sarebbe venuta fuori un'altra grande partita".
Come stanno diversi giocatori: Castrovilli, Patric?
"Su Castrovilli è stato fatto un comunicato, lo perderemo per qualche settimana. Patric ha un'infiammazione, sono fiducioso che a Monza possa esserci".
Arrabbiato con sé stesso per i cambi?
"Lavoriamo nel 4-2-3-1 ma, come vi ho sempre detto, la intelaiatura della squadra non verrà mai toccata. In quel momento mi sono incazzato, sono attimi. C'era bisogno di freschezza, lucidità, ho dovuto aspettare che la palla andasse fuori e abbiamo preso gol. Occorreva anche maggior attenzione, non è solo la responsabilità di quella situazione. Sicuramente dopo quello, Rovella c'ha dato ordine, ci siamo alzati, la squadra ha ritrovato equilibro. C'era necessità di fare cambi, peccato per quell'attimo del gol".