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Ai microfoni di RadioSei è intervenuto l'ex attaccante biancoceleste Bruno Giordano che parlato della sfida tra Lazio e Juventus che segnerà l'esordio di Tudor sulla panchina biancoceleste.

Il mio gol ai bianconeri? 

Senza falsa modestia, fu un bel gol. Nella storia della Lazio ce ne sono stati tanti, da Mancini a Crespo passando per il grande Chinaglia. Per me valeva più un gol come quello che farne tre facili. Cercavo sempre il gol bello, quindi sì, è fra i più belli della nostra storia. 16 punti di distanza per molto demerito della Lazio a mio avviso. La Juve ha rallentato tanto nell’ultimo periodo, altrimenti il distacco sarebbe stato maggiore. Loro devono arrivare secondi e arrivare in finale di Coppa Italia

Trasformazione con Tudor? 

Credo sarà più caratteriale che tecnica. Dipende da quanto tempo chiede il tecnico, spero non troppo. Io credo che bastino 4-5 mesi per entrare a pieno nella testa dei giocatori, parlo per esperienza. Il calcio non ti aspetta più di tanto e ha ragione Tudor, è uno sport crudele. Ora è il momento di reagire come singoli e quindi come squadra. Penso a Immobile ad esempio, che non ha avuto una stagione facile finora. Le occasioni per riemergere ci sono. Un calciatore dopo un mese sa quello che vuole un allenatore, ormai c’è di tutto per accorciare i tempi. Vengo da un altro tipo di calcio, ma faccio fatica a pensare che si debba aspettare chissà quanto per affermarsi con un nuovo allenatore. Se ti metti a completa disposizione, non vedo grandi difficoltà.

La partita

Credo che la Lazio debba essere libera di testa. Non vorrei vedere i soldatini che pensano solo a fare il loro compito. Si deve lasciare spazio alla fantasia. La Lazio ha giocatori che, nell’uno contro uno, possono mettere in difficoltà chiunque in Serie A.

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