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Dai microfoni del Corriere dello Sport arrivano le parole di Juan Sebastian Veron che ha voluto ricordare la figura di Sven Goran Eriksson.

Io non ero nessuno, soltanto un giovane calciatore venuto dall’Argentina, mentre lui per me era il signor Eriksson. Io sono stato allenato anche da un fenomeno della panchina come Ferguson ma Eriksson aveva qualcosa di più: l’aspetto umano. 

Scudetto? 

Un’impresa indimenticabile e gran parte del merito, a parte la bravura dei giocatori, fu di Eriksson he seppe tenere in equilibrio tutto l’ambiente. Di allenatori come lui ne nascono pochi, di uomini ancora meno.

L'ultimo saluto di Sven Goran Eriksson allo Stadio Olimpico

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