Lazio, Buon compleanno all'eroe biancoceleste Giuliano Fiorini
66 anni fà nasceva a Modena Giuliano Fiorini. I tifosi della Lazio lo ricordano con quei capelli al vento ed i calzettoni abbassati che delineavano i tratti di un calciatore non banale che hanno fatto di lui un guerriero sul campo ed un'icona immortale nelle memorie biancocelesti. Fu proprio lui, l'uomo del destino che, il 21 giugno del 1987, realizzò una delle reti più importanti della storia laziale. Per alcuni è stata la rete più significativa che ha scacciato un incubo che con molta probabilità avrebbe modificato in maniera irrimediabile il corso del destino della Prima squadra della Capitale.
Whisky Gol
Questo era il soprannome che i tifosi della Lazio gli avevano dato, diventa un eroe biancoceleste il 21 giugno del 1987 quando all'ultima giornata del campionato di serie B la Lazio del meno 9 è a quota 31 insieme al Taranto mentre Vicenza e Campobasso erano a quota 32. Negli ultimi 90' minuti la Lazio era costretta a vincere proprio contro il Vicenza per evitare la retrocessione diretta che sarebbe arrivata in caso di pareggio.
Il gol che salva la Lazio
Arriva al minuto 82' con i tifosi che erano presenti sugli spalti che lo ricordano come un vero e proprio miracolo sportivo. Da un cross basso di Podavini ne nasce una traiettoria che attraversa tuta l'area di rigore senza che nessuno riesca ad intervenire fino a che non si materializza Giuliano Fiorini. Il bomber spalle alla porta stoppa di destro e facendosi passare il pallone tra le gambe si gira e con la punta anticipa lo stopper Bertozzi e buca finalmente la porta di Dal Bianco. La corsa sotto la Nord con quei capelli al vento, la gioia incredibile di un intero popolo e la salvezza non ancora raggiunta, perchè ci vorranno gli spareggi di Napoli, sono solo il contorno del momento in cui il 21 giugno del 1987 Giuliano Fiorini è diventato per sempre un eroe biancoceleste.
Giuliano ci ha lasciati troppo presto il 5 agosto del 2005 a Bologna al termine di una terribile malattia che ha sconfitto il suo fisico, ma non la sua anima.