Lazio - Milan, Baroni: "La sconfitta di Udine fa ancora male, ma dobbiamo trovare equilibrio e sulla formazione..." - VIDEO
Alla vigilia della sfida contro il Milan ha parlato in conferenza stampa il tecnico della Lazio Marco Baroni che nella sala stampa di Formello ha risposto alle domande dei cronisti.
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Ricordo di Eriksson…
Un ricordo bellissimo, di una persona straordinaria. Ero giovane, era un allenatore veramente attento alla cura e alla crescita dei giovani. Una bellissima persona, come tecnico inutile spendere parole, sapete la sua grandezza. Una mancanza enorme per tutto il movimento.
Che Lazio troverà domani il Milan?
Avremo una partita difficile, affrontiamo un avversario che ha fatto due partite buone. La squadra ha tirato tanto in porta, a detto del loro allenatore è una squadra che può vincere il campionato. Dovremo fare una gara di grandissimo spessore.
Scambio tra Gigot e Casale?
Vi chiedo cortesemente, non voglio parlare di mercato, a chiusura darò tutte le risposte come giusto che sia. Ora ci aspetta una partita importante, voglio concentrarmi su questo.
La partita dello scorso anno può essere uno stimolo in più? Come sistemare la difesa?
Ho visto la gara dello scorso anno. Alle motivazioni trascorse ci credo, ma conta la nostra motivazione. Serve il giusto atteggiamento, con compattezza. Lo richiede l'avversario, sul campo la squadra sa che dobbiamo cercare questi aspetti. Gli equilibri sono la cosa più importante. Ora dobbiamo un po' rischiare, abbiamo fatto 4 gol, abbiamo preso dei pali, abbiamo fatto più cross, più angoli di tutti, ora sto cercando una propulsione offensiva. La Lazio l'anno scorsa è stata la 15esima per tiri in porta, è una cosa che va migliorata. Serve concretezza e trovare equilibrio, che non significa mettere un centrocampista in più. Distanze, corse di rientro, su questo lavoriamo forte.
Sconfitta di Udine può trasformarsi in salutare per sistemare e correggere?
Le sconfitte non sono mai salutari, a me fa ancora male. Dispiace perché molto della sconfitta sta nell’atteggiamento. Abbiamo sempre subito gol dopo 5 minuti, dobbiamo partire sparati perché poi è difficile recuperare.
Titolari i tre nuovi Castrovilli, Nuno Tavares e Dia?
Nuno Tavares sta meglio, mi devo assumere dei rischi e quindi lo devo mettere in campo. Farà condizione giocando. Sta bene, come Castrovilli. I ragazzi stanno crescendo e ci sono i presupposti per fare uno spezzone di partita
Castellanos - Dia dal 1' minuto?
La partita di domani è una partita in cui devi produrre, non devi fare una partita diversa e Dia con Castellanos è una soluzione. Però ci deve essere equilibrio e sacrificio da parte di tutti
Sorteggio di Europa League?
Sono d’accordo con Sarri che è meglio lavorare in settimana, però il calcio cammina in avanti e ci sono sempre più partite. Serve al movimento per essere più visibile e vendibile. Bisogna accettarlo.
Primo big match alla guida della Lazio? Emozioni…
L’Europa League è una competizione bellissima, dovremo fare prestazioni di livello. Non ci sono partite facili e ci penseremo quando sarà il momento.
Tchaouna?
Tchaouna sta lavorando, ha qualità e corsa e può giocare sia a destra che a sinistra. Potrebbe essere la sua partita, ma sicuro va in campo
Campionato ed Europa League come gestirle?
Non si può scegliere. Si gioca e basta. Una competizione meravigliosa, dobbiamo essere pronti, poi dipende dalle situazioni e da come si arriva alle partite. Sono partite che danno spessore.
Rovella?
Rovella è un giocatore fondamentale, ha fatto bene con il Venezia. Non guardo l’errore sul gol, ma la prestazione complessiva. La scelta di Vecino con l’udinese è stata tecnica, per la fisicità dell’avversario. Quando un allenatore prepara la partita deve valutare anche queste cose. Mi aspetto anche dal centrocampo una crescita importante
Giudizio sulla manovra offensiva?
La squadra nei passaggi riusciti è tra le prime, non ho visto bene la classifica. Voglio il giusto atteggiamento, ora non dobbiamo e possiamo partire piano. Questa squadra può andare forte e quindi deve andare forte. Prendiamo due gol su falli laterali. Vuol dire che la palla è fuori... C'è del lavoro, io sono il responsabile, su quelle situazioni serve un atteggiamento diverso, i ragazzi li sanno.
Rosa di quest'anno può affrontare Campionato ed Europa League con lo stesso rendimento?
Nel lavoro e nella prevenzione dovremo essere attenti.
Che partita si aspetta con il Milan che punta a vincere lo scudetto?
Il Milan sarà ferito, difficile che sbaglino più prestazioni. Molto passa da noi, io so quello che faranno e il loro valore. Noi dobbiamo esserci.
Dia - Castellanos chi farà il centravanti?
Taty è un centravanti, gioca con ferocia, mi ha sorpreso veramente. Sapevo fosse in gamba e forte, devo dire che l'atteggiamento è stato importante. Ha anche mobilità e mi piace. Stessa cosa di Dia, può venire a prendere il pallone, ci sono due fasi. Una non mi preoccupa, l'altra dobbiamo lavorare tutti insieme.
Quali segnali positivi dalla sconfitta di Udine e quali errori da non ripetere?
Ci sono tanti aspetti che la partita ha segnalato. Ci sono molte squadre quest'anno, 7-8 sicuramente giocheranno con il 3-4-2-1, faranno densità centrale, quindi possiamo sfruttare gli esterni. Dobbiamo attaccare con più cattiveria, riempendo l'area. Dobbiamo lavorare sull'equilibrio, però abbiamo giocato con due squadre con la difesa bassissima, sono sempre partite complicate. Siamo mancati in quelle cose che non possiamo permetterci. Tipo andare subito sotto, inutile tornare su episodio di Udine. Uguale nella ripresa con un altro gol evitabile. Ho visto comunqued cose buone. Domani dobbiamo fare la partita perfetta, la possiamo fare.
Gol subiti a inizio tempo, come fare per evitarli?
Sono corse diverse. La densità non è più difensiva, nella compattezza dobbiamo trovare l'aggressività, ci stiamo lavorando. Serve una gara con pochissimi errori e produttiva. Sui gol subiti all'inizio è un fatto di atteggiamento. Ci sono dei momenti, tipo la palla fuori, in cui non si può staccare la testa. C'è consapevolezza e partecipazione nel lavoro. Certe cose non le ripeteremo.
Lei non ha chiesto tempo a differenza di tanti altri allenatori. È quasi un unicum...
È la realtà. Io sono un uomo, vorrei avere 20 anni, non li ho, ma ho esperienza e tante partite. Non posso volere tempo. Si gioca ogni settimana, cosa devo chiedere? Poi conosco le difficoltà, attenzione. Ma si possono ridurre i tempi quando c'è forte volontà di attenzione e cambiamento.