EDITORIALE - Definizione dei ruoli e idee chiare sul mercato: la nuova stagione è cominciata ieri
EDITORIALE - E' cominciata ieri la nuova stagione della Lazio. Si riparte con i 65.000 dello Stadio Olimpico e dalla festa per un traguardo raggiunto che consentirà alla società di meglio gestire tutte le criticità che si dovranno affrontare a breve. La prima questione da definire è legata alla permanenza o meno del Direttore Sportivo Igli Tare. I rapporti con Lotito sembrano logori, ma al momento non si è ancora arrivati ad una decisione definitiva. Questa scelta però non può procrastinarsi per un altro mese visto che c'è da imbastire una strategia di mercato per la prossima stagione. Dopo la trasferta di Empoli si chiuderà ufficialmente una stagione che però deve essere da monito per la società. Aver programmato per tempo nella scorsa estate ed aver fatto arrivare in ritiro gran parte dei nuovi acquisti è servito per costruire una squadra che seppur con dei difetti ha messo in evidenza i suoi tantissimi pregi.
Dopo aver deciso su chi gestirà la parte sportiva nella prossima stagione si deve arrivare a capire chi farà parte del progetto legato senza se e senza ma a Maurizio Sarri. Milinkovic e Pedro sono i nodi più spinosi perché dalla loro permanenza o meno si determineranno quasi tutto il lavoro da afre nel mercato. La loro importanza in questa rosa è determinata dagli 18 gol e 14 assist che in coppia hanno messo a segno in questa stagione. Sarà impossibile individuare due calciatori che al primo anno possano fare meglio, quindi, la strategia deve partire dalla consapevolezza che se non si può migliorare la qualità dei singoli interpreti si può variare le possibilità di scelta di Sarri infoltendo la rosa con più giocatori funzionali al suo calcio.
Se la società deve ragionare in un'ottica di miglioramento continuo è chiaro nessuno è così folle da chiedere lo Scudetto il prossimo anno, ma grazie al lavoro fatto dal punto di vista tecnico e dai maggiori introiti che si registreranno si possono costruire le basi per arrivare ad uno step successivo. Già qualificarsi per due anni consecutivi alla Champions League sarebbe un qualcosa che con la gestione Lotito non è mai accaduto che ti permetterebbe di continuare quello che si chiama "percorso di crescita".