Lazio, Castellanos: "Col Milan sarà una gara difficile e la scomparsa di Eriksson deve essere uno stimolo..."
Arrivano dai canali ufficiali della Lazio le parole dell'attaccante biancoceleste Valentin Castellanos in vista della sfida contro il Milan.
Arriva il Milan: quanta voglia di riscatto ha la Lazio?
Sappiamo che ci aspetta una partita difficile contro un grande club. Veniamo dalla prova non positiva di Udine, per questo abbiamo lavorato al meglio per la gara contro il Milan che è molto importante per squadra e tifosi.
Sarà anche la prima partita dopo la scomparsa di Eriksson...
È sicuramente un momento difficile per tutti noi laziali e la sua famiglia. La scomparsa, di una leggenda come Eriksson ci deve dare uno stimolo in più per battere i rossoneri.
Hai iniziato la stagione subito con un gol: dove ti senti diverso rispetto allo scorso anno?
Per un attaccante trovare il gol è fondamentale, è un qualcosa che ti aiuta ad allenarti con ancora più fiducia. Voglio continuare così.
Baroni ha aperto alla soluzione, che coppia d'attacco potreste essere tu e Dia?
Dia è forte, sa attaccare bene gli spazi. Giocare insieme potrebbe essere una buona soluzione per la squadra, poi ovviamente sarà il mister a decidere.
Quest'estate è iniziata una nuova era: quanta carica ti dà farne parte?
È un anno nuovo, diverso da quello passato. La mia missione è chiara: continuare a lavorare duramente e segnare per aiutare la squadra a vincere.
Come nasce la scelta di lasciare il numero 19 per l'11?
Era il mio numero di maglia quando giocavo a New York, mi portò bene, segnai tante reti. Qui era libero, così non ci ho pensato due volte a prenderlo.
Cosa c'è dietro la tua esultanza invece?
E nata con i miei amici in Argentina e Uruguay, mi piace ma in realtà è un esultanza che non ha particolari significati dietro.
A proposito di Argentina, ci credevi quando hai letto il tuo nome tra i convocati?
Sono molto felice, è un sogno, un'opportunità unica essere convocato dalla Nazionale campione del Mondo e dell'America in carica. Voglio sfruttare al massimo l'occasione. Dedico tutto questo alla mia famiglia.
Domanda scontata: è Messi il tuo idolo?
Aspetta che ci penso (ride, ndr). Assolutamente si, ovvio.
Hai vissuto a New York, ti piace Roma?
Si, molto. È una città grande, bella e con tanta storia. Un museo a cielo aperto. La parola in romano che sento di più? Facile, "daje".
Chi è il tuo sportivo o cantante preferito?
Lo sportivo al momento non mi viene in mente. Però seguo il padel oltre al calcio. Come cantante invece dico J Balvin, rapper e produttore discografico colombiano: conosco tutti i suoi singoli.
Cosa fai quando non giochi?
Adoro gli scacchi. Ci gioco sempre, mi aiutano anche a migliorare la concentrazione. Per il resto non esco molto, preferisco rilassarmi a casa con la mia fidanzata e i nostri due meravigliosi cani. Ah e poi, ovio, c'è anche la PlayStation.
Curiosità: a quanti anni il tuo primo mate?
Avevo 3 o 4 anni. È una bevanda che associo al tempo passato insieme alla mia famiglia.
Qual è il tuo sogno più grande con questa maglia?
Semplice: vincere un grande trofeo con questa maglia sarebbe indimenticabile, un'emozione bellissima.