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Le pagelle di Atalanta - Lazio 

Mandas: 8

Primo tempo che passa in maniera tranquilla in cui non è mai chiamato in causa se non con i piedi. Nella ripresa si erge a protagonista con un miracolo sulla botta ravvicinata di Retegui e da sicurezza nel finale con le uscite. Protagonista anche in occasione del gol con il lancio che apre in due la retroguardia dell'Atalanta.

Lazzari: 7

Mette la museruola a Zappacosta che passa la partita a protestare. Quando deve scalare su Lookman rimane attento e non si lascia irretire dalle finte del nigeriano.

Gigot: 7

Monta una guardia serrata su Retegui che nel duello rusticano prova a giocare la carta dell'astuzia, ma ne esce con le ossa rotte. Bene anche quando ha il pallone tra i piedi perchè non tradisce emozioni nonostante il pressing degli avversari.

Prostgaard (dal 68'): 7

Entra in campo tra il timore di tutti e sembra essere l'uomo più sicuro di tutti tanto da concedersi una scorribanda offensiva a pochi minuti dal termine. Non sbaglia un intervento e sembra essere una risorsa su cui contare.

Mario Gila: 6,5

E' il battitore libero della difesa che esce in caso di emergenza a tappare i buchi lasciati dai compagni. Come un sarto mette toppe per tutta la gara ergendosi ad ultimo baluardo.

Nuno Tavares: 6

Torna in campo dopo tre settimane di stop, ma dopo mezz'ora di una buona gara torna in infermeria. Il suo KO conferma che i suoi muscoli sono di cristallo.

Pellegrini (dal 33'): 6,5

Entra tra la disperazione di tutti per l'uscita di Tavares, ma lui non lo fa rimpiangere giocando una gara attenta su Bellanova che non riesce mai a superarlo. Va vicino al raddoppio con una giocata e sembra tornato quello di inizio anno.

Belahyane: 7

Il timore che la sua stazza potesse subire la fisicità del centrocampo dell'Atalanta viene meno dopo 5' minuti di gioco. Testa alta con il pallone tra i piedi e dinamismo quando serve tamponare. 

Rovella: 7,5

Anima e cuore di questa squadra per larghi tratti quando porta a spasso il centrocampo dell'Atalanta mandando a vuoto i tentativi di pressing. Nel finale si erge a condottiero chiamando alla massima attenzione i compagni.

Tchaouna: 5

Si applica nella fase difensiva con la necessaria attenzione, ma quando prende il pallone tra i piedi sembra che sia per lui un oggetto sconosciuto. Tanti gli errori di misura che fanno il paio con una postura del corpo spesso sbagliata. Non fa danni, ma il suo acquisto sembra ancora essere misterioso.

Isaksen (dal 46'): 8

Il suo ingresso ribalta l'inerzia della gara perchè mette a nudo tutte le lacune difensive dell'Atalanta. Un  gol che vale tre punti in mezzo a tante giocate che fanno male che come una spina nel fianco sfiancano gli avversari.

Dele-Bashiru: 6,5

Lotta con Hien che soffre a tutto campo soffre la sua fisicità, che però è abbinata ad una tecnica rivedibile. Sbaglia tanto e forse troppo in fase di rifinitura vanificando quanto di buono fatto in precedenza, fino a che con la testa trova lo spazio giusto per servire Isaksen per il gol del vantaggio.

Zaccagni: 6,5

Solita gara di grande spessore dove fino a quando ne ha occupato Bellanova e Cuadrado dettando i tempi di gioco delle ripartenze. 

Noslin (dal 68'): 6

Si impegna nel finale convulso commettendo un paio di piccoli errori che però non portano a pericoli.

Dia: 6,5

Più vivo del solito porta a spasso per larghi tratti Dijmsiti che soffre il suo dinamismo. Non viene mai servito in maniera precisa per battere a rete, ma fa il suo.

Vecino (dal 84'): 6

Pochi minuti nei  minuti finali.

Baroni: 7,5

Sperimentazione, gestione o semplice follia? Vince a Bergamo rischiando tutto con una formazione del tutto innovativa che all'inizio sembrava una follia ed alla fine si rivela geniale

 

 

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