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LE PAGELLE DI FINE STAGIONE PORTIERI E DIFENSORI:

PROVEDEL: 8 Nemmeno i più ottimisti avrebbero mai pensato che l'estremo difensore proveniente dallo Spezia si sarebbe ritagliato uno spazio così importante nella squadra di Sarri. Diventa titolare dopo 5' minuti della prima gara di campionato e da li in poi non cede più il timone del comando. Mostra un'estrema sicurezza nell'interpretare il ruolo che trasmette al reparto difensivo. Grande personalità seppur condita da un carattere che apparentemente sembra mite. Diventa il nuovo recordman della Serie A con 21 "clean sheet" , vince il premio come miglior portiere della stagione e rimane ancora un mistero la sua mancata convocazione in Nazionale. Commette qualche incertezza come contro il Torino e nel ritorno di Conference League contro l'AZ Alkmaar, ma non ne subisce mai le conseguenze tanto da risultare decisivo nelle giornate immediatamente successive.

MAXIAMIANO: 5 Commette l'errore che gli costa tutta la stagione proprio all'esordio e ne subisce le conseguenze psicologiche e tecniche fino a giugno. Ha poche possibilità per mettersi in mostra, ma quando lo fa non è irreprensibile da errori come a Torino in Coppa Italia ed in casa nella gara d'andata contro l'AZ Alkmaar. Ci si aspettava di più da lui e sembra che la sua permanenza alla Lazio sia destinata ad interrompersi questa estate.

ROMAGNOLI: 8,5 Arrivato alla Lazio dopo un lungo corteggiamento ha preso subito in mano il comando della difesa. Molto adatto alle richiesta tattiche di Sarri gioca una stagione superlativa annullando spesso gli attaccanti delle squadre avversarie. Con lui la squadra acquisisce anche più solidità sulle palle alte rispetto alla passata stagione ed un'innata voglia di difendere aggredendo in avanti la squadra avversaria piuttosto che rinculando in difesa. Bene anche nella fase di costruzione in cui si dimostra essenziale, pulito e rapido nelle scelte. Il rapporto che si è creato con la tifoseria poi fa il resto perché riesce ad interpretare gli umori della gente nelle gare importanti ed anche dopo quando riesce spesso a trovare le parole giuste per cementare l'ambiente come un leader vero deve fare.

CASALE: 8 Ci mette qualche settimana per entrare nei meccanismi di Sarri che prima di farlo scendere in campo lo vuole istruire per bene. Dopo un inizio di stagione passata in panchina si prende la maglia da titolare senza più mollarla se non in rare occasioni. Si dimostra il complemento perfetto per Romagnoli grazie alla sua velocità a campo aperto che gli permette di recuperare gli attaccanti che provano ad attaccarlo alle spalle. Ruvido nella marcatura si dimostra comunque un difensore moderno capace anche di leggere le traiettorie di passaggio ed allo stesso tempo di marcare l'uomo come si faceva negli anni 80'. Se gli dobbiamo trovare un difetto è forse quello di non avere ancora tanta sicurezza con il pallone tra i piedi, ma nel complesso è una pecca che sembra migliorabile con l'allenamento.

PATRIC: 7,5 Inizia la stagione da titolare e dimostra come la scelta di Sarri in estate che ha insistito per il suo rinnovo si rivela felice. Da difensore centrale ha trovato una nuova collocazione che lo ha migliorato negli ultimi anni. Veloce nelle chiusure a campo aperto ha imparato anche a saper usare il corpo per marcare anche i centravanti di peso. E' forse il più abile dei centrali nell'impostare la manovra da dietro anche se in alcune occasioni ha commesso qualche leggerezza per la troppa voglia di non voler mai buttare il pallone. Usato come titolare in alcune gare nel finale di campionato si è fatto trovare pronto giocando ad alti livelli senza far rimpiangere i titolari.

GILA: 6,5 Impegnato soprattutto nel percorso europeo ha destato buone sensazioni anche se in alcuni casi come contro il Midtjylland le cose non sono andate nel verso giusto. Autore di buone gare non ha mai commesso errori gravissimi ed ha dato la sensazione di poter crescere con il passare del tempo. Per essere alla sua prima stagione con una squadra di massima divisione può ritenersi soddisfatto di essersi ritagliato un piccolo spazio. Deve migliorare in concentrazione e nella gestione di alcune situazioni a palla scoperta, ma nel complesso sembra avere delle doti fisiche e tecniche che sono risultate utili alla squadra.

MARUSIC: 8 Tra i terzini è stato di certo il più continuo nell'arco della stagione. Spostato da destra a sinistra a seconda delle circostanze ha reso meglio quando ha agito sulla fascia destra. Solido nella fase difensiva soprattutto nei grandi appuntamenti dove nelle vittorie contro Milan e Napoli è riuscito a disinnescare giocatori come Leao e Kvara. Se dobbiamo trovargli un difetto questo risiede nella sua fase offensiva dove non è sembrato mai troppo convinto dei suoi mezzi. Anche li però c'è da dire che Sarri alla ricerca dell'equilibrio in campo gli ha anche limitato i compiti in diverse circostanze.

LAZZARI: 7 Autore di un buon inizio di stagione si è andato spegnendo nella fase centrale dove ha perso la maglia da titolare per ritrovarla nel finale di campionato dove non ha demeritato facendo intuire di essere cresciuto anche dal punto di vista delle personalità. Rispetto a Marusic ha giocato il suo calcio fatto di sovrapposizioni e accelerazioni che nella prima parte di stagione hanno portato ad avere un'intesa quasi telepatica con Felipe Anderson e Milinkovic. Ha difettato forse troppo nella fase di rifinitura, mentre a livello difensivo è cresciuto rispetto alla passata stagione.

HYSAJ: 7,5 Il volto della squadra cambia quando a metà gennaio nella gara contro il Sassuolo trova il posto da titolare che manterrà fino a fine stagione. Con il suo spostamento a sinistra la squadra sembra avere più equilibrio perchè la spiccata propensione offensiva del centrocampo è bilanciata prorpio dall'avere due terzini più difensori. Cresciuto anche dal punto di vista fisico si è rivitalizzato dopo una prima stagione deludente mostrando quelle doti che avevano indotto Sarri a volerlo nel suo nuovo progetto targato Lazio.

PELLEGRINI: 6,5 Arrivato a gennaio è stato utilizzato veramente con il contagocce da Sarri oltre anche i propri demeriti. E' stato bravo però a mostrare le sue qualità nelle rare occasioni avute che hanno messo in evidenza delle doti sulle quali si potrebbe fare affidamento per il futuro. Sempre brillante nella fase offensiva non ha mostrato pecche dal punto di vista difensivo anche se non è stato impiegato in situazioni che potrebbero definirsi pericolose.

RADU: 10 Il "Boss" gioca la sua ultima stagione agonistica racimolando 3 presenze e solo 68' minuti complessivi. Il suo ruolo all'interno dello spogliatoio però è stato fondamentale e le parole di Sarri e dei compagni di squadra lasciano intuire l'importanza della sua presenza a Formello.

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