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Alla vigilia della sfida di Europa League contro l'Ajax ha parlato in conferenza stampa l'allenatore della Lazio Marco Baroni che ha risposto alle domande dei cronisti.

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La grande impresa di Napoli vi dà ulteriore consapevolezza e responsabilità? 

La consapevolezza è importante, ogni gara ce la dà. Questa è una di quelle perché giocheremo contro una squadra che ha fatto la storia del calcio. Lo ha fatto anche con competenza, con una scuola. Siamo a giocare contro una squadra di grandissimo livello e sicuramente queste sono partite che vogliamo, che ci danno consapevolezza e crescita sia individuale che collettiva. È quello che vogliamo fare, sappiamo sia difficilissima ma proprio in questo sta la bellezza.

Rischia di essere anche un boomerang la vittoria di Napoli nell’ottica di pensare a lunedì sera? 

Io non lo temo: sono gare talmente belle e difficili che un calciatore non può sbagliarle. Non pensiamo al giorno dopo, attendiamo questa gara per il suo fascino. I ragazzi dovranno interpretarla come sempre, con grande attenzione, con dedizione, testa, voglia e grande gioia.

Lo stadio sarà pieno di tifosi olandesi e vuoti di tifosi biancocelesti. 

Ci sono due modi di sentire i tifosi. Ci mancherà la loro voce, la loro presenza nello stadio. Ma c’è anche il sentire che abbiamo dentro e da questo punto di vista ci saranno. Sarà una molla emotiva ancor di più per far bene.

Dopo Napoli c’è qualcosa che la spaventa, sui cui dovrà lavorare a livello psicologico? 

No, siamo concentrati sul lavoro e sulla crescita. Ogni minuto che passo con loro li tengo centrati al nostro percorso, dichiarato anche dalla società. Se c’è stata anche un accelerata lo dobbiamo ai calciatori che sono i principali artefici. Sono sereno perché li vedo lavorare, con quanta dedizione e passionalità vengono al campo. Sono concentrato sulla crescita, che ci fa piacere come i complimenti. Li giro sempre alla squadra perché li merita, ma poi ci sono lavoro, dedizione  impegno. Quando non vedo cali nel quotidiano non sono preoccupato per la partita.

Quale sarà la chiave della partita di domani? 

Sarà una gara difficile perché incontriamo una squadra che gioca, che ha cultura e che abbiamo studiato. Sappiamo che in campo ci sono individualità ma anche un ottimo collettivo, il difficile è dentro il campo ma sarà una partita secondo me aperta, perché si incontrano due squadre che giocano e che si affronteranno a viso aperto. Mi aspetto un bello spettacolo sul campo.

Il fatto che si affronti una squadra allenata da un italiano comporterà un approccio diverso? 

No, noi li abbiamo studiati e li abbiamo visti. Giocano, hanno idee di calcio e per questo si affronteranno due squadre simili. Loro solitamente giocano 4-3-3, noi siamo simili anche se abbiamo un trequartista. Ma hanno giocatori di grande qualità, è una partita difficile ma bella.

Che partita sarà? 

Noi vogliamo pensare alla nostra prestazione, lo faremo conoscendo le difficoltà. Ma siamo in grado anche noi di metterli in difficoltà e proveremo a farlo durante la gara. Andrà vissuta pallone su pallone e attimo su attimo, con un’identità di mobilità e attenzione, di grande dedizione e di gioia.

Come sta la rosa?

Provedel è con noi anche se ieri ha avuto un attacco di febbre. Anche a Napoli è andato in campo con un po’ di febbre. Ma è disponibile. Gli altri due sono due giocatori che contiamo di recuperare per l’Inter, ma ora c’è la gara di domani e pensiamo a questa.

Noslin da Verona alla Lazio?

Ho avuto la fortuna lo scorso anno di trovare Noslin a gennaio, ha avuto un impatto devastante da subito nelle gare. Abbiamo fatto insieme un percorso e quest’anno sono arrivato qui. Aveva i parametri che cercavamo: giovani a caccia di obiettivi importanti e con qualità. Gli abbiamo dato questa chance perché è un giocatore da Lazio e che se continua - e non ho dubbi vista la sua alta professionalità - si migliorerà ancora.

Noslin è in ballo per domani?

Vediamo, ma domani andiamo in campo in sedici. Chi non parte entra e quindi ci sarà sic…

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