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Torna a parlare il Direttore Sportivo della Lazio Angelo Fabiani ai microfoni di Radio Laziale e lo fa il giorno dopo la vittoria contro il Venezia che ha decretato l'inizio della stagione biancoceleste. Il dirigente biancoceleste si è soffermato sulla contestazione dei tifosi che durante la gara hanno preso di mira il Presidente Lotito. 

La squadra

La qualità si fa vedere quando si vincono le partite mettendo la palla in porta. È vero che abbiamo cercato di prendere giocatori con fisicità, con motore. I temi cambiano e oggi bisogna andare dietro all’avversario e quindi bisogna ridurre questo handicap. Poi si può giocare anche con tre trequartisti, ma sono questioni più profonde. 

Il mercato? 

Chiude il 30 agosto a mezzanotte, non dorme mai. Ho sempre detto che se ci dovesse essere l’opportunità per migliorare noi abbiamo l’obbligo per migliorare, questo non significa prendere tanto per farlo. L’intenzione è ora è di sistemare i giocatori fuori dalla lista. Per prendere un giocatore Over bisogna mettere giocatori fuori dal gruppo e questa è una scelta sofferta, quindi, bisogna trovare qualcuno che ti migliora per far uscire un elemento dalla rosa. 

Da Greeenwood a Dia, cos’è cambiato nelle scelte? 

Non è successo nulla, sono dinamiche tecniche di mercato: si punta tizio per arrivare a Caio. Il calciomercato è questo. Ci sono molti miei colleghi che puntano centinaia di giocatori. Se Greenwood avesse accettato l’offerta, anche superiore del Marsiglia, avremmo valutato di prenderlo. Poi sapevamo che lui aveva altre intenzioni, pazienza. I migliori affari sono quelli che non si fanno.

Contestazione

Il mio stato d’animo è di dispiacere, non faccio l’analista e non posso giudicare le persone. Viviamo in democrazia ognuno manifesta assenso o dissenso a suo piacimento. Io mi devo occupare di migliorare la squadra e portare i risultati. 

Se mando un messaggio ai tifosi? 

Non sono all’altezza di farlo, a titolo personale sono dispiaciuto, non voglio aggiungere altro. Lotito non ha bisogno della mia difesa.

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