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Le pagelle di Lazio - Bodo Glimt

Mandas: 8

Primo tempo in cui è chiamato in causa in tre situazioni di cui due sono abbastanza semplici, mentre su Berg nel finale di tempo salava il risultato. Nella ripresa tiene in piedi la qualificazione con una paratona su Hogh. Para un rigore, ma non basta. Miracoloso.

Lazzari: 6,5

Croce e delizia perchè dalle sue percussioni nascono i pericoli più grandi tra cui il gol di Castellanos. Troppo egoista a metà primo tempo quando non serve Zaccagni solo in area di rigore dopo un ennesimo recupero palla.

Gila: 7

Salva capra e cavoli nelle ripartenze a campo aperto del Bodo che arrivano quanto meno te lo aspetti. 

Romagnoli: 7,5

Il Ministro della difesa se ce n'è uno in una gara in cui annulla Hogh e tutti quelli che passano dalla sua parte. Nel finale ci mette l'assist decisivo che porta la partita al supplementare, ma non basta per arrivare alla qualificazione.

Marusic: 6

Gara di sostanza in cui copra bene Zaccagni e quando può si fa vedere in appoggio. Bene anche nelle chiusure a campo aperto

Tavares (dal 68'): 6

Rischia tutto per giocare l'assalto finale, ma finisce in maniera drammatica con l'ennesimo infortunio.

Hysaj (dal 93'): 5

Entra in maniera disastrosa e da un suo disimpegno sbagliato nasce l'azione che porta al 3-1.

Guendouzi: 7

Anima e cuore della squadra si mette sulle spalle tutto il centrocampo giocando una gara pazzesca per intensità e qualità in cui spicca l'assist per il 3-0 ed il rigore segnato.

Rovella: 6,5

Rimedia un giallo evitabile che non lo condiziona e dai suoi piedi nascono tutte le azioni della Lazio. Si carica l'onere di chiudere i varchi che inevitabilmente si aprono e finisce stremato.

Vecino (dal 85'): 6

Cerca di fare leva sulla sua esperienza e sul suo tempismo per essere utile sui palloni alti. Fa il suo, ma non basta.

Isaksen: 7

Confeziona l'assist per Castellanos e nel primo tempo mette in crisi la retroguardia del Bodo Glimt con le sue accelerazioni.

Tchaouna (dal 85'): 5

fa buone cose che però alterna ad altre senza senso. Il rigore sbagliato è un dettaglio che evidenzia i limiti caratteriali e tecnici del giocatore.

Pedro: 6

Ci mette tutto se stesso, ma non riesce a scardinare il fortino del Bodo con le sue giocate. Tante le opportunità, ma poche le giocate degne di nota.

Dia (dal 68'): 7

Entra e segna il gol che per una manciata di minuti ha aperto le porte della semifinale. Segna anche il rigore dimostrando di essere entrato con lo spirito giusto.

Zaccagni: 6

Primo tempo sfortunato in cui prima scivola a due passi dalla porta con il portiere a terra e poi prende l'incrocio dei pali su colpo di testa.

Noslin (dal 89'): 6,5

Segna il gol che porta ai supplementari che è il momento più alto della sua stagione. Pochi minuti dopo il momento più basso quando batte un rigore orrendo. 

Castellanos: 7

Segna un gol non banale da centravanti di spessore con un colpo di tacco che ricorda il connazionale Crespo. Si danna l'anima cercando di fare la sponda ed essere utile ai compagni. Finisce in riserva e fargli tirare il rigore è una follia.

Baroni: 4

La cavalcata europea è degna di nota, ma i suoi errori condizionano la qualificazione. La scelta dei rigoristi è folle, come la gestione di Tavares che impicca il passaggio del turno. Ricorda sinistramente Inzaghi a Salisburgo.

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