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STADIO FLAMINIO - Dalle pagine di affaritaliani.it è intervenuto Alessandro Cochi, delegato alle politiche sportive al Comune di Roma, che ha parlato della situazione legata al progetto legato alla riqualificazione dello Stadio Flaminio ormai da troppi anni in disuso. Il politico si è espresso in maniera positiva sulla necessità di riconsegnare a Roma un impianto moderno che deve ricomprendere anche alcune strutture limitrofe allo stadio. 

Aspettiamo da circa 13 anni che vi sia un progetto finalmente concreto e protocollato presso la proprietà dell'impianto, nel caso specifico e preciso, di Roma Capitale. Sicuramente solo il perimetro dello Stadio Flaminio di Nervi non potrà bastare. Ma se ne parlerà, si spera presto, a tempo dovuto sui tavoli delle commissioni consiliari competenti. Sono tante le problematiche ed i vincoli, ma dopo alcuni decenni la volontà del privato nel realizzare un project financing sicuramente molto oneroso potrebbe coincidere con una forte volontà politica di Comune, e anche di Regione Lazio, Municipio II e Sopraintendenze che insistono sul sito oltre a quello della famiglia Nervi che per la verità potrebbe essere superato dai tempi. Recuperare il troppo tempo perduto deve essere la priorità politica trasversale. Dopodiché bisognerà affrontare in una Conferenza dei Servizi che si preannuncia lunga ed estenuante, tutti i non pochi cavilli burocratici, tecnico amministrativi, deroghe urbanistiche varie, quelle al piano parcheggi, gara europea, deroga al piano parcheggi, pubblica utilità verifica ampliamento capienza e copertura. Insomma che non sia davvero un'altra uscita magari prelettorale o "scaccia contestazioni", per intendersi.

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