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Ai microfoni di RadioSei è intervenuto il giornalista di Sky Sport Matteo Petrucci che ha parlato del finale di stagione della Lazio in vista della rincorsa ad un posto in Europa.

Il primo Tudor alla Lazio? 

Con Javorcic lui parla in croato quindi provare a capire non è semplice. Si confronta molto in panchina ma lo fa nelle sua lingua. Rispetto a Sarri non ha pause. 

Cosa scriveva Sarri? 

Scriveva molto piccolo, ma appuntava quello che non andava per parlarne poi con la squadra. Il croato è un bel martello, anche in modo duro e parla in modo diretto. A livello tattico parla molto col vice  e coinvolge anche i giocatori in panchina, spiega a loro ciò che in campo non va. Le indicazioni tattiche sono rare, sono più motivazionali poi cercherò di lavorare sul croato. Da Papadopulo in poi ho vissuto tutti i tecnici dell’era Lotito. 

Com'è cambiata la squadra?

Tudor ha avuto un impatto molto positivo, sono sorpreso perché ha raccolto la squadra in un momento pesante, quasi a fin stagione con un’annata quasi compromessa. Riuscire a farsi seguire dal gruppo è stato importante, la Lazio ha scelto Tudor per aprire un nuovi ciclo e lavorare con molti calciatori che potrebbero andare via non è assolutamente facile. Questo il merito principale di Tudor che ha dato spazio a tutta la rosa.

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