Lazio - Roma, Ranieri: "Sappiamo quello che ci aspetta e sulla stanchezza per la partita di Coppa vi dico che..."

All'antivigilia del derby tra Lazio e Roma è intervenuto in conferenza stampa il tecnico giallorosso Claudio Ranieri che ha risposto alle domande dei cronisti.
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Partiamo dal campo: a parte Dybala e Saud stanno tutti bene? Che Lazio si aspetta?
"Stanno tutti bene. Mi aspetto una Lazio che conosciamo: una squadra forte, viva, con individualità e un gioco corale. Ho visto la partita e a quelle latitudini, con quel campo, paghi perché non sei abituato. Ma credo che al ritorno possa ribaltarla".
La Lazio ha recuperato Castellanos, Baroni ha detto che probabilmente partirà dal 1'. Può cambiare alcune scelte difensive?
"No, non cambierà il mio modo di pensare per un giocatore. Sappiamo che la Lazio gioca un gioco corale, verticale, in cui spingono in molti. Sappiamo quello che ci aspetta".
Lei dopo la Juve ha detto che non aver perso era un punto di partenza. In questo derby la Roma deve vincere a tutti i costi? O bisogna evitare di perdere?
"Ho sempre detto che metto la squadra in campo per cercare di vincere, lo farò anche domenica. Non significa che vinceremo, ma che lotteremo. Lo abbiamo fatto anche con la Juve, siamo stati bravi a farli giocare come volevamo. Poi siamo usciti, hanno segnato e abbiamo pareggiato: significa che siamo compatti. Le ambizioni sono quelle di fare il massimo di ciò che possiamo fare. Io non prometto: mi piace fare le cose sottovoce e noi faremo il massimo. Poi starà anche alla Lazio vedere quello che è in grado di fare".
Su Cristante: qual è la sua qualità principale? Farà parte della Roma del futuro? E su Vieira?
"Non parlerò più di allenatori. Cristante è un centrocampista completo, sa inserirsi e far gol. È nella lista dei miei undici, poi dipende sempre dal tipo di partita".
All'andata aveva motivato la scelta di Pellegrini. Ha visto lo stesso atteggiamento?
"Se ve lo dico, lo mettete in formazione! Io sto zitto e farò le mie scelte".
Sarà il suo ultimo derby solo da allenatore della Roma?
"Sì, ho detto che smetto. È l'ultimo da allenatore".
Il distacco tra i due derby è differente. Ci sono meriti della squadra o sono questi i reali valori tra Roma e Lazio?
"Credo che sia difficile dirlo. La Roma ha passato determinate vicissitudini, la Lazio non era stata presa in considerazione da nessuno. Baroni sembrava un ripiego, invece sta giocando bene. Noi stiamo giocando in rincorsa, spingeremo al massimo: dobbiamo dare tutto, poi raccoglieremo".
Nella sua seconda esperienza qui, aveva detto che vedeva difficile per la Roma partire la stagione successiva per andare in Champions. Effettivamente, dopo quell'anno la Roma non è più andata in UCL. Quanto crede che sia ampio il Gap?
"Roma non è stata fatta in una notte. Gli inglesi parlano dell'Impero Romano; ora non ci vorrà un secolo per riportare la Roma in Champions. Noi stiamo facendo il massimo per tornarci, poi starà a proprietà e allenatore mettere gli altri mattoni per realizzare questo sogno".
Sono passati tre mesi dal mercato. Qual è la sua valutazione sui nuovi arrivati?
"Credo che abbiamo fatto buonissime scelte per le difficoltà che c'erano. Le difficoltà erano sia legate alle restrizioni Uefa, sia legate alla possibilità di prendere determinati giocatori. Credo che siano da Roma, poi tutto è migliorabile e starà al nuovo tecnico vedere se saranno idonei. Per me sono ragazzi su cui si può contare".
Il fatto che sia l'ultimo derby per lei è sentito dal gruppo? Il futuro dipenderà anche da lei?
"Ho risposto già ampiamente sulla stampa. Per quanto riguarda i ragazzi: so che sarà una gara bella e difficile, io non guardo a quello che abbiamo fatto ma al futuro. Cercheremo di fare il massimo, a me basta che i ragazzi mi diano la prestazione. Se vinceremo, sarò contento".
Paredes ha rivelato che il rinnovo è stato soprattutto merito suo. Che ruolo può avere in questa squadra e in quella del futuro? Ci racconta qualcosa di suo fratello?
"Allora, mio fratello è uguale a me, ha due anni in più. Questo è mio fratello. Per cui lo potete scambiare a cena con qualcuno, ma dato che sta male non potete averlo scambiato con nessuno. Io non ero, per cui… Si chiama Carlo. Volete sapere anche degli altri? Guardate che sono tanti… (ride, ndr) Su Paredes, per me è un play eccezionale, che sa quando rallentare, quando verticalizzare, quando accelerare. È importante, dipenderà dall'allenatore del futuro. Credo che ci siano pochi play più bravi di lui".
Nella sua ultima intervista è emerso che la Roma non farà rivoluzioni. Penso a Gourna-Douath: può essere uno dei calciatori migliorabili o c'è un'idea per il riscatto?
"Ha fatto subito molto bene, poi ha avuto un down per il cambio di abitudini, dentro e fuori dal campo. Ho voluto farlo migliorare in determinati aspetti e mi sembra tornato quello dell'inizio: significa che sta digerendo il lavoro e l'aspetto tattico. Con la Juve pensavo che potesse darmi quello che mi ha dato. Riscatto? Vediamo in queste ultime gare. È un bravo ragazzo e ha un futuro".
In virtù del poco riposo della Lazio e della difficoltà della squadra di Baroni, si sente favorito? A parti invertite, avrebbe preferito giocare di lunedì?
"Anche noi abbiamo fatto questo tipo di trasferte, come quando siamo arrivati alle 3 o 4 di notte e poi abbiamo dovuto giocare. Non credo che stiano passando un momento difficile: mi aspetto una gara di determinazione, tirata fino all'ultimo. Mi auguro che al primo posto ci sia sportività tra le due squadre e tifoserie. Restino gli sfottò: i romani, di un colore o l'altro, sanno essere dei geni".
Su Pisilli e Baldanzi, spesso si rendono pericolosi ma in due hanno fatto 5 gol. Cosa manca a questi ragazzi?
"L'esperienza, giocare di più. Solo questo. Sono due giocatori della Roma del futuro: sono bravi, sanno inserirsi molto bene. Baldanzi ha una freschezza e un'imprevedibilità spiccata. Pisilli quando tira vorrebbe spaccare la porta, ma deve essere più tranquillo: ha tutto. I tempi di inserimento sono la cosa più importante e lui li ha".