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Dalle pagine del Corriere dello Sport arrivano le parole di Massimo Maestrelli che ha commentato l'uscita del film “Maestro, il calcio a colori di Tommaso Maestrelli” .

Sarà perché ormai sono arrivato a sessant’anni, o forse perché era il momento giusto per farlo, ma era da qualche tempo che avevo il desiderio di mettere insieme i tasselli di una storia della quale sono ormai l’ultimo testimone diretto, con la sensazione che nessun altro in futuro avrebbe potuto raccontarla nella sua essenza. Si è innescato un meccanismo meraviglioso che mi ha portato indietro nel tempo. Il periodo più bello e significativo per me è stato quello della guerra, in cui si è ritrovato ferito da una mina. Credo sia il periodo che lo ha segnato di più, così è riuscito a sopportare anche delusioni sportive atroci e a convogliare infine tutte le esperienze in quel miracolo che poi fu la sua Lazio.

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