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Ai microfoni di RadioSei è intervenuto il giornalista di SkySport Stefano De Grandis che ha detto la sua sulle ragioni che hanno portato all'addio di Maurizio Sarri. ù

Colpa del calciomercato

Non dico che mi aspettassi l’addio di Sarri, però la situazione era chiaramente complicata. C’è da dire che Italiano passa per genio e ha praticamente gli stessi punti della Lazio con una rosa per me assimilabile a quella biancoceleste, mentre Sarri si è dovuto dimettere. La stagione è andata male perché il mercato non è stato fatto secondo quanto chiedeva Sarri, perché la vecchia guardia non ha reso e perché il livello non è alto.

Corsi e ricorsi storici

Ogni volta che la Lazio ottiene un risultato, l’anno successivo fa flop. C’è da dire che nel mercato estivo i soldi sono stati spesi anche se non benissimo. Evidentemente il salto di qualità non è previsto nella Lazio. E’ stabile con il bilancio, non si indebita, non compra mai facendo uno sforzo, cerca sempre di spendere meno. Non è un brutto range quello della Lazio anche perché va quasi sempre in Europa, ma ad esempio l’Atalanta dal punto di vista societario è più forte e spende e rivende. E non faccio riferimento a Milan e Inter, ma a Fiorentina, Napoli e Atalanta.

Lotito non ha fatto nulla per trattenere Sarri

Quest’anno lo sforzo per tenere Sarri mi sembra sia stato fatto, ma non è andata bene. Diciamo che è stata ‘sfruttata’ la possibilità data dall’allenatore toscano che essendosi dimesso, ha tolto l’imbarazzo di dover pagare il doppio stipendio. Lotito non ha fatto nulla per convincerlo a ricredersi, magari respingendo le dimissioni. E’ evidente che un gruppo di giocatori non avendo feeling non dico abbiano giocato contro l’allenatore, ma quando non credi più in quello che fai, i risultati non possono arrivare.

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