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Dalle frequenze di Radio Laziale è intervenuto il giornalista di SkySport Stefano De Grandis che ha commentato la stagione della Lazio di Marco Baroni dopo la vittoria contro il Como che l'ha portata al terzo posto in classifica.

L'ambiente  

La forza del tifoso laziale, così come quella della squadra, è quella di tenere sempre i piedi per terra. Sono tutti sereni e concentrati, non c'è il rischio di trovare la trappola. Pensavo che il Como potesse essere un avversario indigesto, anche se c'è da dire che a loro mancavano due titolari come Sergi Roberto e Perrone. Ha giocato Mazzitelli, io conosco benissimo il papà e posso dire che sono una famiglia di laziali. Lui poi è un professionista e ha fatto un gran bel gol.

La fase offensiva 

Eh questi giovani rampanti, si parlerà di lui vedrete, mentre Taty Castellanos sembrava vedesse poco la porta, invece segna tanto ed è una bellissima notizia. Anche Dia ci sa fare con i piedi, poi entra e fa due assist. La bellezza è il fatto di avere tanti giocatori di qualità davanti da poter alternare, anche senza Zaccagni e Rovella a centrocampo. Oltre al discorso tecnico, a me piace il carattere della squadra. C'è poi uno come Tavares che diventa decisivo nelle partite in casa perché porta superiorità numerica. Lui dopo l'espulsione giocherà contro il Porto, mentre con il Cagliari ci sarà Pellegrini.

La classifica 

La Lazio ora si è messa dietro la Juventus. Nessuna è divertente come la Lazio di Baroni in campionato. Poi vediamo dove può arrivare, c'è una concorrenza molto ampia. Si può già considerare comunque una stagione positiva. 

Pairetto? 

Le ammonizioni biancocelesti sono regalate. Vecino ha preso un giallo entrando sulla palla, la sua bravura sta nel continuare a giocare stando molto attento. Questo mi piace tanto, è una caratteristica che funziona nel centrocampo della Lazio. Io spero sempre che sia completata presto la trasformazione di Dele-Bashiru in mediana, alla lunga il ricambio in mezzo serve.

Tchaouna? 

È diverso da Isaksen. Il danese ha fatto una cosa buona nell'azione del rigore di Castellanos, spesso però si va a infilare negli imbuti. Il francese invece va dritto, è più diretto. Per fortuna, facendo lo stesso mestiere in maniera diversa, possono essere entrambi utili. Anche Noslin poi può fare quel ruolo. Mi è piaciuto che Tchaouna abbia segnato con il destro, al contrario vorrei che Isaksen fosse più cattivo verso la porta avversaria. 

Dele-Bashiru? 

È un ragazzo giovane, deve crescere. Con la sua fisicità difende bene la palla, va un po' a strappi, può diventare anche un centrocampista totale. Credo che sia fisiologico il suo miglioramento.

Patric? 

Alterna cose buone, come qualche chiusura, a momenti dove è un po' goffo, tipo nell'uno contro uno. Lì si vede che non è nato per fare il marcatore. Quando sta in area e deve marcare mette sempre le mani addosso, non è il suo. Questo mi fa preoccupare: il Como in un paio di occasioni ha creato qualche problema. Poi ovviamente ha segnato, fa uscire bene la palla, ha un buon lancio, quindi ha le sue qualità. Gila nell'uno contro uno è più bravo. Romagnoli è un bel regista difensivo, vediamo poi Gigot che credo sia tanto forte fisicamente. Gol su calcio d'angolo? C'ho il magone, incredibile (ride, ndr.).

L'analisi di Augusto Sciscione

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