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Dalle pagine di tag24.it è intervenuto il noto regista di fede biancoceleste Federico Moccia che ha parlato del momento in casa Lazio alla luce della forte contestazione al Presidente Lotito. 

La contestazione? 

In generale penso che sia sbagliato essere mossi dai preconcetti. A me piace molto dare modo alle persone di dimostrare qualcosa e la nostra società, troppo spesso, non concede tempo. Sono le persone che creano la giusta atmosfera e fanno sì che avvengano quelle particolari congiunzioni astrali, che rendono la normalità un gran successo. Solo così, come per magia, possono arrivare i risultati insperati. Venerdì non ho partecipato alla manifestazione e sono dell’idea che si dovrà dare tempo a Baroni di lavorare e dimostrare le sue capacità. Magari, a dispetto del pensiero comune, potrà sorprendere tutti con risultati ancora più grandi.

Addio di Tudor?

Su Tudor non avevo assolutamente un pensiero positivo. Il mio scetticismo era dettato soprattutto dal suo atteggiamento poco elastico. Sinceramente non mi sembrava capace di saper ascoltare e di gestire al meglio le decisioni rispetto alla squadra. Mi sembrava un allenatore troppo rigido. Qualcuno mi potrebbe contestare che anche questo è un preconcetto, ma era il suo atteggiamento a farmi pensare questo. Chiaramente però non gli avrei vietato di provare a fare qualcosa di buono. L’ho vista all’opera e non mi è sembrato che i suoi risultati siano stati così sorprendenti, come qualcuno ce li voleva raccontare.

Calciomercato 

La Lazio difficilmente prende nomi già affermati, e questa non è una cosa di oggi, ma ha sempre fatto così. Nello spirito di Baroni vedo la possibilità e la voglia di cercare ragazzi giovani, che siano però affamati. Vorrei semplicemente rivedere gli occhi della tigre, che fanno parte della voglia di arrivare, di risultare, di dimostrare. A me basterebbe vedere gente che prende la palla, con la voglia di far vedere ciò che è capace di fare. Credo che questo sia fondamentale e che invece troppa gente, in questa stagione, era annoiata. Ho sofferto nel vedere la Lazio, perché non vedevo rabbia. Questi ragazzi ci dovrebbero tenere più della loro vita. In campo ci deve andare solo gente determinata, e spero che questi giovani lo siano.

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