Lazio - Torino, le pagelle: Marcos Antonio entra con personalità, centrocampo in giornata negativa

LE PAGELLE DI LAZIO - TORINO:

Provedel: 5 Si fa trovare pronto sul sinistro di Radonjic da dentro l'area di rigore, ma poi rovina tutto mancando la deviazione sul tiro velenoso di Ilic a fine primo tempo. Nella ripresa si riscatta su una conclusione velenosa di Sanabria, ma l'errore impicca la gara e rimane molto grave.

Marusic: 6 Mantiene la posizione e riesce a contenere le folate offensive di Radonijc che è il più pericoloso dei suoi. Manca in brillantezza quando affonda sulla destra non trovando mai lo spazio per dialogare con Pedro e Felipe Anderson.

Pellegrini (dal 81'): 6 Entra in campo in maniera convinta e mette in area un paio di cross interessanti.

Patric: 6 In difficoltà sui palloni alti con Sanabria riesce a disimpegnarsi in un paio di recuperi importanti a campo aperto che evitano il peggio. Nella ripresa va in apnea e viene sostituito per necessità.

Casale (dal 68'): 5,5 Entra in campo in maniera poco convinta mettendo in mostra qualche limite fisico soprattutto in un paio di letture sui palloni alti.

RomagnolI: 5,5 In costante difficoltà sui palloni alti che il Torino lancia in continuazione sulla testa di Sanabria che innesca tutte le azioni offensive della squadra granata. Manca anche in fase di costruzione venendo impantanato dal pressing degli ospiti.

Hysaj: 5,5 Discreto in fase difensiva, ma in quella offensiva non fa pagare l'enorme spazio che il Torino gli concede. Non riesce quasi mai ad innescare Zaccagni che sembra essere l'uomo più in palla dei biancocelesti.

Lazzari (dal 68'): 6,5 Entra in campo come da tempo non lo vedevamo e crea scompiglio nella retroguardia granata. Diverse iniziative su cui nessuno però trova il guizzo vincente.

Milinkovic-Savic: 5 Marcato a uomo da Ilic che lo segue dappertutto non riesce mai a trovare la giocata giusta per eludere la tattica difensiva degli avversari. Qualcosa di meglio nel finale quando viene deresponsabilizzato da compiti difensivi.

Vecino: 5 Lento compassato e mai aggressivo sul palleggio dei granata che non passano per il centro, mai poi quando c'è da lottare sulle seconde palle arrivano sempre prima.

Marcos Antonio (dal 53'): 6,5 La nota più positiva della serata. Gioca tanti palloni senza sprecarne uno, peccato però che quado il Torino vada con i lanci lui vada in sofferenza, ma rimedia sempre con grande lucidità.

Luis Alberto: 5 Come Milinkovic non riesce ad accendersi in una partita sporca a tratti soporifera. Passo troppo compassato e idee che non sono brillanti e veloci. Manca il suo estro negli ultimi 30 metri.

Pedro: 5,5 Al primo minuto costruisce il cross per Zaccagni che crea l'unica occasione da gol della Lazio nel primo tempo per poi sparire in maniera misteriosa dalla gara. Non riappare più fino alla sostituzione.

Immobile (dal 53'): 6 Non arrivano palloni giocabili e la squadra sembra essere spenta. La sua sola entrata in campo riaccende il pubblico, ma ci pensa poi l'atteggiamento in campo dei suoi compagni a spegnerlo fino a fine gara.

Felipe Anderson: 5,5Riesce con un paio di guizzi a saltare la prima fase del pressing granata, ma poi quando c'è da rifinire non riesce a trovare mai lo spazio giusto per servire i compagni. Troppo impreciso e precipitoso in alcune situazioni anche se ci prova fino alla fine crescendo dopo l'ingresso di Lazzari.

Zaccagni: 6 Martorizzato da Singo che commette su di lui almeno 4 falli gravi di cui un paio meritevoli di cartellino giallo. S'innervosisce per la direzione di gara misteriosa di Ghersini che sbaglia molto con un metro arbitrale abbastanza ondivago. Sul suo piede le occasioni più ghiotte per arrivare al pareggio che però non riesce a concretizzare per mancanza di precisione.

Sarri: 5,5 La squadra non riesce mai a prendere ritmo nella gara e solo nel finale i cambi danno qualcosa in più. Forse Lazzari e Pellegrini avrebbero dovuto avere maggior spazio soprattutto in una situazione di svantaggio. Nel complesso la gara viene decisa da un'incertezza del portiere, ma la sua squadra no riesce a fare nulla per invertire le sorti del risultato.