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Dalle frequenze di Radio Radio arrivano le parole di Gustav Isaksen che ha parlato della prossima stagione che sarà la seconda con la maglia biancoceleste.

Quella che si è appena conclusa è stata una stagione un po’ complicata, no? A livello personale come valuta la sua annata? 

Così, così. Ovviamente è difficile venire qui e adattarmi al campionato; è una grande squadra, una grande società, c’è una pressione diversa rispetto a quella a cui ero abituato in Danimarca. È stato un po’ difficile, ma anche bello. È stata una stagione di molte esperienze: Champions League, grandi partite in Serie A. Penso di aver fatto bene, ma so che posso fare meglio nella prossima stagione.

Quali sono le maggiori differenze che ha incontrato tra il campionato danese e quello italiano? 

È completamente un altro campionato. Ogni settimana ti confronti con grandi squadre. La presenza negli stadi è diversa: non avevo mai giocato di fronte a settantamila persone. È diverso, sì.

In cosa si sente di essere migliorato e in cosa invece vuole crescere ancora?

Ovviamente vorrei fare più gol, più assist e anche voglio dribblare di più ed essere più determinante per la squadra. Voglio essere un giocatore più importante per la squadra e sempre aiutarla. Spero che vada così. Si sono alternati molti tecnici in breve tempo.

Cosa le hanno lasciato Sarri e Tudor? 

È stato un piacere lavorare con entrambi. Ho imparato molto sia da Tudor che da Sarri. Sono due allenatori molto diversi. Sarri è una persona molto intelligente, molto tattica e rigorosa. Ha un’altra mentalità, molta energia. Sono molto diversi, ma è stato un piacere lavorare con entrambi. Ora, con il nuovo mister, mi sento bene.

Infatti, volevo chiedere cosa vi sta chiedendo in questi primi giorni di lavoro Baroni? 

È stato un piacere la prima settimana con lui. C’è energia, c’è voglia, c’è tutto. Penso e sento che abbiamo una squadra felice e con una bella energia.

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