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Ai microfoni di Euro Morning Show è intervenuto è intervenuto il portiere della Lazio Christos Mandas che ha parlato della sua esperienza in maglia biancoceleste nella scorsa stagione. 

Il derby di Coppa Italia

È stata una partita in cui non sapevo se avrei giocato fino all'ultimo minuto, visto che stavamo aspettando Provedel. Per me è stato, non voglio dire un sogno perché l'ho detto tante volte, ma un momento che non dimenticherò mai. Perché ho giocato in una grande squadra, in un derby che conta per molte persone. Se non avessi avuto i miei compagni non sarebbe stato facile reagire, perché l'ho vissuto tre volte quest'anno. Due in campionato, una in coppa e ho capito quanto sia difficile, ma i miei compagni mi hanno aiutato molto.

La mia vita nella Capitale? 

Sono stato presentato ai tifosi della Lazio nella partita più importante contro la Roma, quindi l'amore dei tifosi è arrivato subito e intensamente. I tifosi mi fermano per strada. Il mio momento preferito è quando mi fermano i bambini. Ai tifosi della Roma è capitato di parlarmi per strada, non per dire qualcosa di cattivo ma per prendermi un po' in giro.

Chi sono gli amici più stretti in squadra? 

In generale all'inizio ero uguale con tutti perché non parlavo la lingua. Mi sono trovato bene soprattutto con gli spagnoli, Pedro, Gila. Anche loro venivano a casa mia.

Come sto vivendo questo momento di pausa dagli allenamenti? 

Più tranquillo per me, perché sto iniziando a vedere cosa è successo durante l'anno. Riesco a valutare meglio le cose. La passione e l'entusiasmo che avevo quando giocavamo non ci sono più. Perché anche per me era una cosa nuova giocare in Italia. Ora mi diverto di più rispetto ad allora. Lo vedo più chiaramente e riconosco quanto fosse grande e quanto lo volessi. È un po' difficile perché hai poco tempo per godertelo. Una volta raggiunto un obiettivo, si deve subito puntare a quello successivo. Abbiamo imparato a conviverci e troviamo il modo di farlo.

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