Scudetto 1915: “Legalità calpestata, Petizione estesa a tutte le Istituzioni italiane”
24 Maggio 1915 il Regno d’Italia entrava nella “Prima Guerra Mondiale” e, come noto, il “Campionato di Calcio di Prima Categoria 1914/15” (massima divisione nazionale dell’epoca) fu interrotto a causa della “Mobilitazione Generale” indetta dal Governo Italiano.
Il recupero di tutte le “Fonti Ufficiali” di quel periodo ha rivelato che la “Federazione Italiana Giuoco Calcio” non ha mai adottato, oggi come allora, alcuna delibera onde attribuire formalmente e definitivamente lo “Scudetto 1915”, malgrado la prevalente storiografia calcistica nazionale abbia continuativamente affermato il contrario.
Le risultanze probatorie del “Bollettino Federale” 1914/15 (contenente il “Regolamento del Campionato”), de “La Stampa” e “La Stampa Sportiva” (testate di riferimento della Figc fino al 1919/20), de “La Gazzetta dello Sport” e “L’Italia Sportiva” (organi ufficiali della Figc dal 1920/21) e de “Il Littoriale” (organo ufficiale Figc dal 1927/28), nonché degli “Annuari Ufficiali” del Football Italiano 1926/27, 1928/29 e bienni successivi (Pubblicazioni Ufficiali della Figc), oltreché de “Il Libro d’Oro” della “Presidenza Lega Nord” pubblicato nel 1925, infatti, hanno chiaramente ed inconfutabilmente dimostrato per tabulas che:
1) il Genoa fu reso d’ufficio esclusivamente “Campione dell’Italia Settentrionale 1914/15” (all’epoca equivocamente definito anche “Campione Italiano”, da con confondersi tuttavia col titolo di “Campione d’Italia” previsto dall’art. 15 del Regolamento Ufficiale);
2) la Lazio fu ipso iure “Campione dell’Italia Centro-Meridionale 1914/15” (avendo conquistato sul campo il titolo di “Campione dell’Italia Centrale” ed essendo stato successivamente declassato il “Campionato Meridionale” della medesima stagione calcistica);
3) l’Internazionale Napoli fu dichiarata ex post “Campione della Regione Campania 1914/15” (avendo vinto contro il Naples l’unica sfida omologata del torneo partenopeo e non essendosi iscritto alcun altro club al campionato peninsulare di tale stagione calcistica).
Ritenendo assolutamente inaccettabile la reiterata violazione del “Principio di Legalità” e del correlato “Principio di Lealtà Sportiva”, finora purtroppo calpestati, la Petizione “Lazio 1914/15: Campione d’Italia ex aequo!” è stata documentalmente integrata ed estesa a tutte le “Istituzioni Italiane”, sportive e non, affinché venga presto sanato il vulnus ultracentenario dissimulato dalle risultanze probatorie acquisite in merito ed il titolo di “Campione d’Italia 1914/15”, anche mediante “Rettifica dell’Albo d’Oro”, risulti finalmente attribuito a Lazio e Genoa, nel pieno rispetto di quanto previsto dai disposti della “Carta Olimpica” in tema di “Pari Merito” e di quanto sancito dagli artt. 2, 3 e 97 della “Costituzione Italiana” in tema di “Uguaglianza davanti alla Legge”, di “Inviolabilità dei Diritti Personali e Sociali” e di “Buon Andamento ed Imparzialità della Pubblica Amministrazione”.
Avv. Gian Luca Mignogna www.laziostory.it
Per dare forza alla Rivendicazione è online la petizione pubblica che vi invitiamo a sottoscrivere seguendo il link: Lazio 1914/15 Campione d’Italia ex aequo!