Spezia - Lazio, Sarri: "Non bisogna pensare alla Champions ma solo allo Spezia, contro la Juventus noi i penalizzati ma sui giornali..." - VIDEO
Alla vigilia della sfida contro lo Spezia il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri ha risposto alle domande dei cronisti nella conferenza stampa tenutasi al centro sportivo di Formello.
Prima di Monza ha detto alla squadra che non si riparte da 1-0 per via del derby. Ha ripetuto questo concetto?
"Fa parte dello sport, capacità di azzerare tutto e ritrovare motivazioni. Domani una gara difficile, l'ambiente è particolare, nelle ultime 6 ha perso una votla, ha battutto l'Inter in casa. Ci sono tanti rischi, il primo da evitare è pensare alla vittoria con la Juve".
La vittoria contro le sette big che sente più sua?
"Quella di domani se ci riusciamo. La classica partita in cui abbiamo peccato di superficialità, la prestazione di domani mi renderebbe contento per la mentalità".
Come gestirà Immobile?
"Vediamo, sembra in crescita, ora da 2 settimane si allena con continuità, non può essere al 100% ma è in crescita. Vediamo domani quanto ci può dare".
Sta già parlando con la società di programmi futuri su una possibile qualificazione in Champions League?
"No, ora siamo focalizzati sul campionato in modo totale. Uno dei momenti decisivi, non è il caso di disperdere energie".
Vecino?
"Ha questo problema al ginocchio, gli dà un po' fastidio da giorni, ieri era peggio rispetto a prima, si è fermato, vediamo tra 3-4 giorni se recuperarlo".
Che gara sarà domani vista come una tappa ciclistica?
"Domani è una Parigi-Roubaix, con tanti tratti di pavé in cui può succedere di tutto".
Come procede la specializzazione di Cataldi in quel ruolo e cosa gli manca?
"Gli manca un pizzico di cilindrata, spende tanto e fa fatica nel tratto finale di gara. Ma preferisco uno così, che spara tutto, rispetto a uno che si gestisce. Per il resto si sta specializzando nel ruolo, che prevede una 50ina di partite in quella posizione. Un ruolo da specialisti, è una cazzata dire il contrario. Mi sembra che lui si stia specializzando".
Pedro è convinto nel rimanere?
"Mi sembra molto convinto per quello che ci ho parlato io".
Teme più lo Spezia o un calo di tensione della Lazio?
"Se non si è focalizzati al massimo, andiamo in difficoltà. Loro sono aggressivi, hai la gente dello stadio addosso, il campo è ridotto a livello di dimensioni, ci saranno momenti di palleggio di buon livello da parte loro. Se ti trovi lì dentro senza avere le stesse motivazioni, paghi lo scotto di sicuro in un ambiente così".
Che effetto le fa vedere le altre in Europa? La Lazio le ha battute tutte...
"Il fatto che non ci siamo vuol dire che non ce lo meritiamo".
Questa Lazio può arrivare ai livelli Champions?
"Ci si deve arrivare tramite il campionato. Ora quel livello non ci compete, siamo andati fuori in Europa League e in Conference. Ora parlare di Champions è fuori luogo. Il campionato poi ci apre delle prospettive che dobbiamo essere bravi a cogliere".
Il secondo posto con accesso alle Final Four di Supercoppa può essere un incentivo in più?
"Pensiamo all'obiettivo che ci siamo prefissati., poi vediamo. Sono della teoria che bisogna pensare battaglia dopo battaglia, chi pensa a sabato mattina fa un errore clamoroso".
Tatticamente la Lazio può ancora migliorare?
"A livello tattico ci sono sempre margini per migliorare, c'è sempre modo di andare a letto incazzati la sera".
Si è parlato molto degli arbitri dopo Lazio-Juve: è stata sminuita la vittoria biancoceleste?
"Il colmo è che siamo usciti con la sensazione di essere penalizzati, sui giornali leggo diversi. Il gol subito è irregolare, Rabiot mentre colpisce il pallone calpesta Provedel. C'erano tante ammonizioni non date. Il fallo su Zaccagni? Parliamone, l'inizio dell'impatto è la linea. Questo non ci interessa assolutamente, poi diventano tutti alibi. Irrati è un buon arbitro, si spera che faccia una grande partita".
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