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Il pari contro la Macedonia e la successiva esclusione nella gara contro l'Ucraina hanno riacceso le critiche nei confronti di Ciro Immobile che mai si sono sopite dalla vittoria dell'Europeo in poi. Dai mass media ai social sembra quasi che i mancati risultati in questi due anni siano dovuta unicamente all'utilizzo del bomber della Lazio.

C'è però da sottolineare che Immobile da quando è alla Lazio oltre ad aver vinto la Scarpa d'Oro in carriera e per quattro volte la classifica capocannonieri ha segnato 12 gol in campionato la scorsa stagione nonostante 4 infortuni e 7 partite saltate. Una valanga di gol che però vengono costantemente dimenticati quando indossa la maglia della Nazionale dove sta diventando il capro espiatorio a dispetto di un grandissimo impegno ed un lavoro "sporco" che ha favorito i suoi compagni di squadra. Le grancasse mediatiche invocano al centro dell'attacco diversi calciatori da Raspadori che lo scorso anno ha realizzato 2 gol in campionato e che in Nazionale ha uno score di 20 presenze con 5 gol. I più audaci puntano invece su Scamacca che la scorsa stagione ha realizzato 3 gol in 16 presenze in Premier League per essere poi scaricato dal club inglese e venduto il prima possibile in Italia all'Atalanta. Impietoso lo score in Nazionale del giocatore orobico che vede 5 presenze con 0 gol e 0 assist.

Le critiche però hanno sempre stimolato Immobile che, ha un solo modo per rispondere a tutti questi soloni che non lo reputano all'altezza di questa Nazionale, facendo gol. L'esclusione di ieri sera evidenzia un nuovo piano tattico del CT Spalletti che per la gara contro l'Ucraina ha scelto un assetto diverso. Non si tratta di una bocciatura anche perchè altrimenti non gli avrebbe dato la fascia da Capitano nei giorni scorsi. Immobile tornerà a segnare, speriamo il prima possibile e sarà ancora un punto fermo di questa nazionale fino a quando uno degli pseudo fenomeni salverà il nostro calcio e la nazionale che secondo la loro visione bacata e ottusa ha in Immobile il problema principale. Risulta elementare capire come se in questi 10 anni il calcio italiano non sia riuscito ad esprimere attaccanti di livello la colpa non sia del capitano della Lazio. I numeri non sono opinioni ed in cuor loro anche i più accaniti detrattori sanno che "SI SCRIVE GOL IN ITALIANO, MA SI LEGGI ANCORA IMMOBILE!!!".

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