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Alla vigilia della sfida contro l'Udinese il tecnico della Lazio Marco Baroni ha risposto alle domande dei cronisti in conferenza stampa.

Quali progressi vuole vedere a Udine?

Facciamo gli auguri a Luca che sta bene. La squadra ha lavorato ed ogni giorno è prezioso. Abbiamo messo alle spalle la gara passata e guardiamo a questa trasferta insidiosa, ma la squadra ha lavorato bene in settimana.

Qual'è il prossimo step che si aspetta?

E' un bel test perchè giochiamo contro una squadra che ha struttura fisica e che ha un calcio verticale e che lavora su una pressione. Ci saranno difficoltà, ma la squadra è preparata. Ci serve una partita accesa, ma dal nostro punto di vista dobbiamo migliorare sulla manovra e sulla velocità. La squadra sta lavorando con dedizione e questa è la cosa importante anche quelli che non hanno giocato e mi aspetto una squadra importante. 

Migliorare l'equilibrio?

Noi dobbiamo nell’equilibrio trovare maggior compatteza, ma questo lo dobbiamo fare con rapidità e pressione in avanti. La squadra mi è piaciuta anche dal punto di vista mentale, non è facile andare sotto dopo 2/3 minuti per una situazione evitabile. Invece siamo rimasti in partita e questo è quello che io chiedo. Le partite possono cambiare in ogni momento, solo con grande attenzione e partecipazione puoi fare modo che ti porti gli episodi dalla tua parte.

Differenza tra Rovella, Vecino e Cataldi

La squadra ha fatto tantissimi passaggi, ma non voglio vedere questo. Mi piace una squadra che abbia dominio del gioco, ma la velocità ci permette di produrre di più di quanto fatto e lo possiamo fare. Poi questi sono giocatori che io valuto a seconda della partita. Rovella ha fatto molto bene. Poi è stato fuori, ha saltato diversi allenamenti e aveva perso un po’ di mobilità, Vecino è entrato bene ed è importante come Cataldi. Cerco di articolare e di gestire. Quando dico che non dobbiamo pensare a 11 titolari, ma a tanti titolari è, proprio perchè quando ogni giocatore sa cosa fare sul campo si può pensare a leggeri cambiamenti ma sempre con lo stesso spartito.

Condizioni di Tavares e Castrovilli?

Stanno lavorando, mettiamo dentro settimane di lavoro per raggiungere la migliore condizioni fisiche e siamo vicini.

Obiettivi che ha in testa a breve a medio e lungo termine?

Chiaro che noi si lavora ogni giorno per migliorarsi, poi ogni settimana c’è una verifica di questo. Impossibile fare tutto insieme, ma la squadra all’interno di questo deve arrivare alla partita con atteggiamento voglioso, desideroso di andare in campo, di essere presente e partecipativa, di condurre la gara e avere l’aggressività che cerco e a cui rispondono molto bene.

Come sta Dia e può giocare con Castellanos?

Sta bene, ha lavorato a parte la scorsa settimana dopo la partita di Coppa che ha giocato con la Salernitana. Il giocatore sta bene fisicamente, lo stiamo portando nel nostro lavoro, in quello che vogliamo. Si è calato molto bene, è un giocatore che ha tanta mobilità, qualità e sa far gol, che ha anche profondità. Non escludo un attacco a due punte, ci dobbiamo lavorare ma non lo escludo.

Ha chiesto a Castellanos la continuità vista la prestazione con il Venezia?

E’ un giocatore forte, deve giocare con ferocia e lo sa e lo fa. Lavora bene per la squadra. L’ultima partita al di là del gol, che se analizziamo bene è stato cercato perchè ha indotto all’errore l’avversario, ha avuto altre occasioni. E’ stato presente in partita. Davanti sanno che devono portare le prime pressioni. C’è tanto lavoro da fare sul campo e lui è desideroso. Quando parlo di ferocia è questo che fa la differenza. Si fa gol solo se hai voglia e determinazione e lui ce l’ha

Vantaggio o svantaggio di affrontare una squadra fisica alla seconda giornata?

E’ una società che stimo, è lungimirante e lavora con programmazione. Ci sono giocatori bravi e strutturati. Abbiamo visto che c’è una ricerca di un calcio diverso, più in verticale. Ci sono le condizioni che portano a dipendere da noi. Ci aspetta una partita non facile ma dobbiamo essere pronti e lo saremo sicuramente.

Gerarchia tra gli esterni?

La gerarchia la fa la settimana di lavoro, chi vedo bene, chi va forte e vuole andare in campo va in campo. Non ho una gerarchia che se gioca uno non gioca un altro. Questo alza il livello, sanno che chi si allena forte ha molte probabilità di andare in campo

Difficile doversi preparare contro un allenatore in cui si hanno pochi punti di riferimento?

Io l’ho studiato, anche nei campionati che ha fatto prima. Gioca con una difesa a tre, ma sicuramente troveremo una partita difficile. E’ certo ma la squadra è pronta e sono convinto

Fiducia in Dele-Bashiru…

Il ragazzo va costruito perchè ha qualità fisiche e tecnchie improtati. Viene da un calcio diverso, ma sono giocatori a cui si deve dare fiducia. Ho visto durante gli allenamneti una crescita importante durante ma non ho "forzato" che è una brutta parole, ma ho anticipato il suo inserimento. Qui dobbiamo bruciare le tappe e più c'è partecipazione e più anticipa l'integrazione nel calcio che vogliamo fare.

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