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STADIO FLAMINIO - Ai microfoni di RadioSei è intervenuto l'Assessore allo Sport ed ai grandi eventi del Comune di Roma Alessandro Onorato che ha fatto il punto della situazione sul progetto del nuovo stadio della Lazio. Nei giorni scorsi c'erano state le parole del Presidente Lotito che avevano acceso l'entusiasmo dei tifosi per un'imminente presentazione del progetto davanti alle autorità. 

Il nuovo progetto

Non so se è la volta buona per lo stadio della Lazio, posso dire che il presidente Lotito ha dato mandato ed ha realizzato un progetto di riqualificazione e ristrutturazione dello stadio Flaminio. Io l’ho visto ed immagino che a breve sarà presentato, non credo che Lotito abbia speso dei soldi per non procedere ulteriormente.

Iter burocratico

Nel momento in cui tutte le carte saranno pronte, immagino sarà presentato e noi saremo chiamati ad accompagnare il tutto con una conferenza dei servizi. Il render è un grafico di ristrutturazione e se parliamo di Flaminio possiamo dire che la novità c’è. Noi abbiamo il dovere di dare un futuro diverso a questo impianto che è chiuso da 13 anni. La priorità è sempre stata data alla Lazio, ci sono stati momenti anche di discussione, ma ora dobbiamo essere onesti a riconoscere che la Lazio abbia dato l’incarico ad uno studio per procedere sul progetto. Poi una volta depositato il progetto seguiremo l’iter.

Le tempistiche

Il Flaminio è una tipologia di impianto che, nel momento in cui la conferenza di servizi darà l’ok, cosa che dovrebbe avvenire in 10-11 mesi, si costruisce in circa tre anni. L’elemento fondamentale è l’ok delle varie istituzioni, poi in tre anni apri lo stadio.  L’importante è avere i soldi per fare l’investimento, il comune ha già dimostrato nel caso della Roma di seguire l’iter. Il progetto che ho visto non parla di abbattimento, bensì di valorizzazione della struttura attuale. Non voglio fare l’ottimista, ma se il progetto è completo in tutte le sue parti, l’iter autorizzativo è molto più veloce, in circa un anno si potrebbero avere tutte le carte in regola per poggiare la prima pietra. L’investimento lo deve fare la Lazio, i soldi pubblici possono andare sono in iniziative con finalità pubbliche. Comunque vada abbiamo intenzione di riaprire il Flaminio. Per il momento non abbiamo nessun appuntamento, ma un filo diretto con il presidente della Lazio e so che loro stanno lavorando su dettagli importanti. Qui nessuno ha interesse a creare fumo, ma solo da fare sostanza. Deve iniziare un iter, poi tutti i soggetti coinvolti saranno chiamati a presentarsi davanti all’opinione pubblica.

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