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In vista della gara dello Stadio Olimpico di lunedì tra Lazio e Verona è intervenuto in conferenza stampa il tecnico degli scaligeri Zanetti che ha presentato la sfida contro i biancocelesti.

Condizioni di Serdar?

È in via di guarigione, ma l'infortunio è stato abbastanza serio, si parla di una lesione di secondo grado di infortunio muscolare, con un recupero stimato tra le 4 e le 6 settimane.

Come lavora sulla testa di un ragazzo di vent'anni come Belahyane? 

Onestamente io tratto tutti nella stessa maniera, senza fare distinzioni. Credo che Reda abbia grande coraggio e personalità che gli permettono di entrare in tutti gli stadi ad esprimere se stesso. Credo che ce ne siano altri di ragazzi così, ma io guardo molto l'aspetto mentale dei giovani prima di metterli in campo. Lui è coraggioso e si diverte quando gioca, ha un margine infinito di crescita, ma deve restare umile, anche se non credo che perderà questa umiltà. Io poi i giovani li metto dentro, ma gli attori principali sono loro.

Cosa ci dice sugli ultimi arrivati dal mercato, potremmo vederli già in campo lunedì? 

Sarr e Alidou sono dei giocatori già formati che hanno delle qualità da mettere a disposizione della squadra ma prima devono essere performanti dal punto di vista fisico. Dovranno sfruttare le possibilità che avranno, ma le scelte finali sulla formazione le farò lunedì.

Come stanno i nazionali?

Mi fa piacere che i ragazzi andati in Nazionale siano stati protagonisti. Chiaramente qualche strascico c’è, anche perché sono arrivati alla spicciolata, ma avere tanti giocatori via con le rispettive selezioni è motivo di vanto. Chi è rimasto comunque si è allenato molto bene il livello fisico si sta livellando. Vedo poi un giusto entusiasmo, ma anche la consueta umiltà.

Che Lazio si aspetta?

La Lazio sta bene e ha qualità tecniche per piazzarsi in zona Champions. Come ogni gara sarà difficile, anche perché giocheremo in trasferta. Rispettiamo l’avversario, ma dobbiamo guardare a noi stessi. Proveremo a fare punti anche a Roma. 

Baroni? 

Ci siamo visti da poco e non ho molto da dirgli. Sicuramente è un allenatore che con la gavetta è arrivato dove merita di stare, vale a dire in una grande squadra.

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