Lazio, Guendouzi: "Con Rovella ci abbiamo scherzato su, ma il merito di questa Lazio è di Baroni perché..."
Dalle pagine della Gazzetta dello Sport ha rilasciato un'intervista il centrocampista della Lazio Matteo Guendouzi che ha parlato della sua avventura in biancoceleste.
Alla Lazio e nel campionato italiano mi trovo molto bene, sono soddisfatto della scelta fatta. Sono cresciuto.
Nazionale francese
Deschamps è un ex centrocampista che giocava in Italia, sa bene quanto sia difficile la Serie A e quanto si migliori a livello tattico. La Francia può contare su tanti giocatori di grande livello. Penso che siamo la nazionale migliore al mondo. Un sogno di bambino che si realizza.
La gara contro Rovella?
Lui Ha fatto un paio di interventi al limite su di me, ma giusto così. Ci abbiamo scherzato. Ha tutto per diventare un top player ed essere in tempi brevi il miglior centrocampista italiano, anzi forse lo è già. Insieme stiamo facendo cose importanti.
Allenatori
Ho lavorato con ottimi tecnici. Devo essere grato anche a Sampaoli e a Sarri e Baroni. Baroni ha una filosofia di gioco molto simile a quella di Emery e Sampaoli. Il loro calcio esalta di più i tifosi .
Questa Lazio?
I meriti maggiori vanno a Baroni. Ci ha dato un gioco bello ed efficace, tutti attaccano e tutti difendono. Lui ci ha dato entusiasmo e un’organizzazione quasi perfetta. Dobbiamo restare con i piedi per terra, ma non ci poniamo limiti. Vorrei tornare in Champions ma non sarà facile. A me piacerebbe da matti, quest’anno o anche nei prossimi, vincere un trofeo con la Lazio. Ne sarei felicissimo per i tifosi e per il club vanno a Baroni. Ci ha dato un gioco bello ed efficace, tutti attaccano e tutti difendono. Lui ci ha dato entusiasmo e un’organizzazione quasi perfetta. Dobbiamo restare con i piedi per terra, ma non ci poniamo limiti. Vorrei tornare in Champions ma non sarà facile. A me piacerebbe da matti, quest’anno o anche nei prossimi, vincere un trofeo con la Lazio. Ne sarei felicissimo per i tifosi e per il club
Il mio nome italiano?
Quando me lo fanno notare rispondo che tutte le strade portano a Roma. L’Italia era nel mio destino