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In occasione della festa dei 50 anni dalla fondazione del Lazio Club Terracina è intervenuto ai nostri microfoni Angelo Adamo Gregucci. L'ex difensore della Lazio ha svariato tra i ricordi del passato di quando vestiva la casacca biancoceleste fino all'attualità targata Sarri e Lotito. 

Emozione dopo tanti anni ad essere ricordato dai tifosi della Lazio

“Non so qual'è l'alchimia e ci sono anche abituato perchè mi hanno coccolato da sempre. Penso di non meritarmelo perchè sul campo ho fatto 7-8 anni, ma sono etichettato come uno dei -9. Ho preso la Lazio nel peggior momento e l'ho riportata fino in Europa dopo 30 anni. Ho fatto un buon percorso, ma l'affetto della gente a volte ha qualcosa di sorprendente. Ho fatto il professionista, ma girando l'Italia ho sempre manifestato il mio attaccamento alla Lazio. Essere identificato con questa squadra è vero perchè se apro il cofanetto dei ricordi c'è solo la Lazio. I sentimenti sono qua.".

Gregucci con la maglia della Lazio in campo

Sarri e Lotito

“Maurizio è un grande allenatore con idee forti, quasi mai messe in discussione per la grande caparbietà nel lavorare e nel credere. Stakanovista quasi maniaco e sa quello che propone ed è un top allenatore a livello europeo. La squadra ha fatto un buon percorso con un presidente che sotto il profilo sportivo è un fuoriclasse. In un periodo in cui tutti si lamentano che perdono soldi con il calcio la Lazio è al di là della linea di galleggiamento. E' un presidente che propone utili di bilancio come nessun altro presidente. Claudio Lotito è una persona capace ed ha fatto la giusta esperienza. Sarri è questo coadiuvato da un presidente competente dal punto di vista economico”.

Immobile

“Ciro non deve ascoltare le voci, non deve aprire nessun social. Deve rimanere alla stretta verità e sono sicuro che se va al campo è inondato dall'affetto perchè è il re dei marcatori nella storia. Ciro deve stare a posto nella mente e deve stare nella sua zona di comfort che è la Lazio. Consiglio di continuare a giocare e lui ha un solo nemico che è la carta d'identità che è un nemico che abbiamo tutti".

Difensore che gli somiglia

“Vorrei essere Romagnoli, ma mi sento più Patric. Lui è un ragazzo in gamba che sa aspettare e non ha mai polemizzato. Quando viene chiamato in causa ha sempre performato ed è un ragazzo in gamba che ci sta con la testa. E' un valore aggiunto. Vorrei essere Romagnoli, ma Alessio ha più doti di me”.

Gregucci premiato dal Lazio Club Terracina dal nostro Augusto Sciscione

Ricordo da laziale

“Il cuore è la stagione del -9. Ci sono dgli intoccabili come gli uomini del 74'. La Lazio però mi ha portato in nazionale dalla serie C quando in azzurro c'erano sempre gli stessi”.  

Lazio Club Terracina

“Festeggiamo questo club che ha nobilitato anche lui la storia della Lazio che ha fatto molto per questa terra che è di laziali”.

Messaggio ai laziali

“Tenere duro perchè la quadra ha un'evoluzione non abbiamo preso un fuoriclasse, ma abbiamo preso 5-6 giocatori a cui va dato il tempo per crescere perchè secondo me possono far bene. Confermarsi sarebbe già ottimo perchè l'exploit dello scorso anno è passato un pò di basso profilo, ma siamo arrivati secondo e confermarsi sarebbe fantastico". 

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