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Alla vigilia della sfida contro la Lazio dello Stadio Olimpico ha parlato in conferenza stampa il tecnico del Cagliari Nicola che ha presentato la sfida contro i biancocelesti.

Infortunati

Lavorare di più ti permette di curare ulteriori dettagli anche se mi piace giocare ogni 3 giorni perché sei sempre impegnato nelle sfide. Jankto sta lavorando con noi ed è un po fermo, ma l’ho visto brillante. Kingstone ha lavorato con noi tutta la settimana, ha smaltito la botta. A parte Jankto ci sono tutti.

La Lazio

Andiamo in uno stadio motivante, di sera contro una squadra in un grande momento con grandi giocatori. Dovremmo fare una gara di alto livello tecnico ed emotivo, essere bravi a limitarli e giocare noi, nel calcio di oggi non puoi fare solo una fase. Incontriamo un avversario con valori ma vogliamo dimostrare competitività. Il campionato è delineato, sono 9 squadre che lotteranno per mantenere la categoria, con una vittoria di trovi 12esimo se perdi sei terz’ultimo. Sarà dura fino alla fine. Makoumbou si è allenato, il Cagliari ha 16 giocatori alla pari come titolare, lo dimostra il minutaggio. Ne abbiamo altri che dobbiamo fargli crescere, qualcuno ha giocato meno perché reduce da infortuni come Pavoletti.

La gara contro il Bologna

Ci sono momenti in cui abbiamo sofferto entrambi, altrimenti non crei 5 occasioni. Abbiamo fatto bene entrambe le fasi, dobbiamo essere più perfermanti e trasformare in gol le azioni create, ma vale per tutte le squadre. Ci alleniamo con fiducia, la partita ha detto che ce la siamo giocata e abbiamo creato. Quando recuperiamo palla dobbiamo essere meno frenetici e ci mettiamo in difficoltà da soli. Siamo consapevoli che è un fatto di ordine ed equilibrio.

La ricerca dell'equilibrio in campo

Ci sono stati altri tempi in cui abbiamo giocato puliti, come nel primo tempo a Parma. Era una squadra diversa rispetto alla Lazio, abbiamo trovato più spazi e hai scelte di gioco superiori diminuendo i rischi. Il problema è capire quali errori ci portano a subire di più. Lazio avversario straordinario come tutte le altre prime 9 della classifica. L’equilibrio risiede nel proporre gioco e difendere con efficacia ed ordine. L’abilità di fare entrambe le fasi senza pagare lo scotto perché in transizione non siamo stati qualitativi.

Felici e Adopo

Felici ha la possibilità di giocare titolare, ma non so se sarà domani. Deve essere attento e sfruttare tutte le possibilità che gli vengono date per far capire che può avere più spazio. Quando parlo di equilibrio è anche la capacità di mantenere una visione, se vinci non ottieni il 100% della qualità e finisci di giocare, ogni partita fa storia a se. Adopo sta giocando con continuità, con il Bologna non ha giocato perché era stanco e non puoi spremere 10 giocatori perché si rischiano problemi e gli altri non crescono senza minutaggio. Ognuno deve avere le sue opportunità e ciascuno deve determinare.

Turnover

Ho fatto poco turnover, l’80% aveva giocato la gara precedente. Mina non era in grado di giocare 3 giorni dopo perché rischiava l’infortunio. Quando spendi molte energie non è semplice ricaricare subito. Prati ci ha dato minutaggio importante ed era importante lo avesse. Ogni giocatore può giocare con un altro se è nella condizione di farlo sia mentale che fisica.

Condizione di Pavoletti

Lui è uno esperto sa anche dosarsi le energie pur non risparmiandosi, interpreta il suo ruolo che lo fa essere qualitativo nel momento giusto. Era fermo un mese e mezzo, non è poco, ha perso qualcosa ma non lesina mai sul lavoro, si impegna sempre. Magari non ha 90 minuti ma così come Lapadula stanno lavorando in maniera convinta e abbiamo bisogno di tutti.

Ricerca del gol

Per quanto riguarda i gol, li trovi solo se crei, più crei e più puoi fare gol. Da qui a segnare creando poco sta tutto nella precisione. Tutto lo porta il lavoro, c’è chi segna di più e chi segna di meno, vale per tutte le squadre. Credo che si possa migliorare alzando l’asticella, se l’anno scorso uno ha fatto 4 gol l’anno scorso il primo obiettivo e farne 5 non subito 20. Ci servono tanti tiri in porta prima di fare gol ma l’importante è che arrivino i tiri. Fiducia nel lavoro e nella sua capacità di trasformare i numeri. La Lazio ha una rosa di qualità, abituata a giocare su più fronti, conosco bene Rovella e Dia che sono molto forti. Hanno esterni forti, giocano molto sulle corsie e sono la squadra che crossa di più. E’ una squadra grande che sa fare tutto, ma ogni gara è una partita a se, non è detto che riescano a farlo sempre, dipende da noi dimostrare che sappiamo limitarli e creare problemi a loro.

Tavares

Avranno Pellegrini e cadono comunque in piedi. Tavares non è l’unico che hanno, possono giocare anche senza. Non è detto che Tavares avrebbe fatto bene contro di noi, bisogna sempre misurarsi. Pellegrini è abile a crossare e tirare. La sfida è nell’uno contro uno che sapremo mettere nella strategia difensiva, i compagni pronti a dare man forte e l’ambizione di misurarsi per capire come noi non siamo ancora a quel livello.
 

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