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CALCIOMERCATO LAZIO - A margine della conferenza stampa di presentazione di Boulaye Dia e di Samuel Gigot è intervenuto in conferenza stampa il Direttore Sportivo della Lazio Angelo Fabiani che ha risposto alle domande dei giornalisti presenti.

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Su Dia

Lo abbiamo già visto all'opera, come Tchaouna lo seguivamo da tempo. Speravo che l'epilogo potesse essere questo. Ci sono voluti un po' di giorni, non per colpa nostra o di Dia, ma per questioni tra l'entourage e la Salernitana. Quando sono state risolte le problematiche, ci siamo risentiti con lui e il procuratore. A differenza di quanto si è detto, per noi è sempre stato una priorità.

Su Gigot

Cercavamo un difensore con determinate caratteristiche e le abbiamo individuate in lui. Non è stato facile portarlo alla Lazio perché aveva molte altre richieste, poi secondo me si è informato con il suo amico Guendouzi e ha iniziato a pensarci seriamente. Ha rifiutato anche altre squadre in Italia che oggi disputano la Champions League... Come società abbiamo capito subito che è un ragazzo che cercava un progetto e un programma dove poter lavorare tranquillamente. Lo ringraziamo e gli diamo il benvenuto.

Cessione di Cataldi l'ultimo giorno di mercato e la mancata sostituzione?

Esistono due tipi di calcio, quello sul rettangolo di gioco, poi il calciomercato mediatico. Una società deve decidere a cosa andare dietro, assumendosi tutte le responsabilità del caso. Io per il ruolo che rivesto devo andare dietro alla logica del campo, pur capendo alcune motivazioni e impressioni, anche le sensazioni che possono derivare dall'esterno, a volte magari anche giustificate, che possono dare degli spunti. Ma se uno si va a complicare la vita, è giusto perseguire l'obiettivo del campo. La cessione di Cataldi è nata in fretta e furia, mi ha chiamato il suo agente, mi ha chiesto la posizione della Lazio in caso di interesse di un'altra squadra, non sapevo neanche quale. Gli abbiamo detto: se vuole andare, può andare. Dopo mezz'ora mi sono arrivati i documenti della Fiorentina. Io mi sarei comportato diversamente, qualcuno ha dato per scontato tutto ciò. Bisogna vedere come stanno le cose, io non mi sottraggo a nulla, è vero che nell'ultimo mese mi sono confrontato con Danilo a quattro occhi, ci siamo detti delle cose, per rispetto del ragazzo, straordinario, è giusto che il colloquio rimanga tra me e lui. Questo fa parte del calcio da campo. Poi possiamo dire altre cose inesatte, io devo tenere la barra dritta per non essere rimproverato di mancata logica di serietà. Agisco in buona fede, Cataldi è in prestito, è ancora di proprietà della Lazio, non c'è nessun tipo di problema. Non è stato rimpiazzato. Folorunsho è un ottimo ragazzo, non sarebbe andato neanche in lista, non ci sono state le condizioni. Avremmo valutato in prestito con diritto, tutte le altre ipotesi no. Il Napoli ha ritenuto opportuno tenerselo, mi dispiace per il ragazzo, lo stimo a livello calcistico e umano. Su altre elementi c'è da fare i conti con la famosa lista, abbiamo ricercato i 2002 e i 2003, le caratteristiche che cercavamo non corrispondevano alle nostre esigenze. La squadra è coperta in tutti i ruoli, gennaio comunque è alle porte, quindi se poi dovesse servire faremo qualcosa. Non operiamo come sprovveduti, ma in base a una logica.

Provedel?

Come dico sempre esistono due tipi di calcio, quello nel rettangolo di gioco e quello mediatico. Bisogna decidere se andare dietro a quello mediatico o quello funzionale al gioco. Assumendoci le responsabilità del caso, per il ruolo che rivesto, devo andare dietro alla logica del rettangolo di gioco, pur capendo alcune motivazioni, alcune impressioni, alcune sensazioni che possono derivare dall’esterno che sono anche giustificate. Se poi ti rendi conto che vai a complicarti la vita è giusto che persegui l’obiettivo di pertinenza. Il portiere non è mai stato messo in discussione. Se poi ci si domanda se abbiamo parlato con Baroni sì, se abbiamo parlato con i preparatori sì. Parlo con tutti, ma non significa che si mette in discussione qualcuno. Io devo stare vicino alla squadra e parlare con tutti. Il responsabile unico dell’area tecnica, finchè sarò in carica, sono io. Abbiamo fatto uscire un qualcosa come 19 o 20 giocatori, prendendone altri 6 o 7. Siamo stati qui a lavorare perchè è giusto mettersi a disposizione per allestire una squadra competitiva. Ora la competitività non so se domani o dopodomani, ma ho sempre detto di portare pazienza. Si è aperto un nuovo ciclo. Ho detto mille volte grazie a chi ha fatto un pezzo di storia della Lazio, ma l’età passa per tutti. I cicli si aprono e si chiudono. Non vi nascondo che sono capitato al momento sbagliato, in un momento in cui si chiudeva un ciclo e se ne sta aprendo un altro. Al netto delle critiche, anche costruttive, o delle simpatie, l’unica cosa che chiedo a tutti è di stare vicino a questi ragazzi, di dargli tempo anche di sbagliare. Ma ci toglieranno qualche soddisfazione.

Addio di Immobile

Ci ho parlato qualche giorno fa. Lui non sapeva di andare via prima di andare in ritiro. Mi ha detto che era carico a pallettoni, voleva fare 20 gol. Poi accade quello che è normale nel mondo del calcio. Ciro è un campione in campo e come uomo, ha ritenuto opportuno fare un’esperienza, cambiare aria. Può fare bene dopo tanti anni. Nessuno di noi lo ha ostacolato. Lo abbiamo anche favorito, potevamo chiedere 15 o 20 milioni e per rispetto dell’uomo non l’abbiamo fatto.

Esclusione Castrovilli lista Uefa

Sono state fatte valutazioni con il tecnico. Io sono responsabile ma c’è chi lavora in quel settore. Pedro è un campione, un uomo spogliatoio, un ragazzo che durante gli allenamenti è il faro per la crescita di questi ragazzi. Esistono i calciatori, i campioni e i fuoriclasse. Abbiamo ottimo giocatori e un campione che si chiama Pedro, che non a caso segnò il gol al Celtic l’anno scorso. Castrovilli lo abbiamo preso sapendo che veniva da stagioni tribolate. Lo abbiamo valutato da cima a fondo con i medici. Il ragazzo è a posto, ancora non ha giocato per scelte tecniche ma avrà il suo spazio. La valutazione è che forse sarà meglio utilizzarlo in campionato. A gennaio ci saranno nuove valutazioni, è una cosa ragionata e molto semplice. E’ una decisione che Castrovilli non ha accettato, ha detto proprio che non c’era nessun problema.

Mercato

Per Greenwood avevamo offerto 24mila sterline, forse non era nei suoi piani la Lazio. Dico sempre che gli affari migliori sono quelli che non si fanno. Sulla lista: Pedro un campione, un uomo spogliatoio, un ragazzo che durante gli allenamenti e non solo è il faro per la crescita di questi ragazzi. Abbiamo tanti ottimi giocatori e un solo campione: Pedro. Castrovilli lo abbiamo preso sapendo che veniva da due stagioni tribolate, lo abbiamo valutato da cima a fondo con i medici e abbiamo pensato che sarebbe stato meglio utilizzarlo in campionato. È una scelta semplice, ragionata con lo staff tecnico. Decisione anche accettata dal calciatore, poi sono 8 partite, a gennaio si potranno fare nuove valutazioni. 

Mancate cessioni di Akpa Akpro e Basic

Le società devono capire che non siamo il PNRR. Devo darti un giocatore e te lo devo pagare? Visto che lo devo pagare rimane all’interno del gruppo. Facciamo tutti gli scongiuri del mondo e lo inseriamo nella rosa visto che in un anno posso fare fino a due programmi. Quel tempo è finito. Non è possibile coprire tutto lo stipendio dandolo in prestito. L’intervista di Basic mi ha lasciato basito, sa come stanno le cose. Io devo anche in qualche maniera tutelare gli interessi della Lazio, ma anche di tutti, altrimenti il tifoso pensa che siamo una banda di invertebrati. Se vuoi un giocatore glielo vuoi pagare lo stipendio? Quel sistema con me non passa, è una questione di rispetto verso tutti quanti noi. Di errori ne commetto tanti, solo chi non fa nulla non fa errori. L’importante è correggere l’errore che uno fa. Ben vengano le critiche costruttive.

Le dichiarazioni di Cataldi… Dove sta la verità?

Ho spiegato come sono andate le cose con Danilo. A lui va il mio affetto e la mia stima. Non credo di essere un bugiardo. Ho rivelato che mi sono arrivati i documenti a mia insaputa. La conferenza? Ognuno risponde in prima persona. La vicenda Cataldi è andata così, ma non è che ho risentimenti verso di lui. Allo stato attuale è un prestito della Lazio alla Fiorentina. E’ ancora un giocatore della Lazio. Ma a volte dopo tanti anni cambiare aria fa bene a tutti. Quello che ci siamo detti, in un colloquio molto franco e cordiale, è giusto che rimanga tra noi perchè sono cose che non bisogna spiattellare. Nessuno ce l’ha con Danilo, nessuno ce l’ha con nessuno. La firma per il trasferimento l’ha messa il giocatore. Danilo ha detto quello che doveva dire, ma non si dica che la Lazio ha sbagliato qualche passaggio perchè non è così.

Calciomercato di gennaio?

Non c’è un giorno preciso per lavorare. Il mercato è come i soldi: non dorme mai. A volte ci vogliono giorni e mesi, serve mettere tante piccole aziende al giorno d’oggi, entourage, famiglie. Primavera? Ci auguriamo che nel giro di pochi anni possano salire dei profili in prima squadra. Sempre che qualcuno non provi a portarli via...

Cessione di Casale

In tempo di guerra quando il soldato viene ferito lo devi medicare prima di mandarlo nuovamente al fronte...

Campagna abbonamenti 

Ringrazio 28.200 volte i tifosi per gli abbonamenti. Questo significa che si va oltre le critiche. Il tifoso laziale non ti abbandona mai nel bene e nel male, per questo li ringrazio ancora. I tifosi quest'estate non avranno accolto giocatori a Fiumicino, ma si sono trasferiti all’Olimpico, mi è bastato vedere il colpo d’occhio che c’era contro il Milan per capire che i laziali non hanno abbandonato la squadra. Tra qualche anno smetterò con il calcio e mi piacerebbe fare un dibattito per parlare del ruolo, per spiegare tante cose che non sapete, come io non conosco i segreti del vostro mestiere.

Centrocampo corto?

Chi ha giocato meno lo scorso anno, ora può giocare di più viste alcune partenze. Esiste la lista bloccata. Dal momento in cui devi prendere un over per toglierne un altro diventa difficile. Ci fosse stato un 2002 o un 2003 adatto, lo avremmo preso. Io credo che la Lazio stia bene così, è coperta in diversi ruoli. Diamo fiducia a Castrovilli, che in carriera ha già fatto diversi ruoli, anche l'esterno d'attacco. Dove non eravamo tranquilli, e non lo eravamo neanche lo scorso anno, era il reparto difensivo. Con Gigot abbiamo trovato le caratteristiche che ci servivano. È un incrocio tra Cannavaro e Gentile, ‘cattivo’ come un aspide.

Il metodo Fabiani

Il metodo nuovo prevede che il professionista vada a casa, che riposi. Io non giro per Roma. Questi ragazzi devono capire come si deve crescere e diventare professionisti. Durante il giorno libero ok, ma durante la settimana serve un comportamento da professionista e chi non lo adotterà con il tempo verrà tagliato fuori.

 

 

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