EDITORIALE - Da Fernando a Cucurella: chiedete scusa alla coerenza di Taylor
EDITORIALE - “Ci son cascato di nuovo” avrebbe cantato Achille Lauro nel vedere Germania - Spagna. Uno “splendido dejavu” quelle accaduto nel secondo tempo supplementare quando sul tiro di Musiala il terzino sinistro della Spagna Cucrella ha impattato il pallone con il braccio. Tutti a gridare al calcio di rigore fino a quando dal replay ha mostrato come l'intervento del difensore iberico era sinistramente simile a quello di Fernando nella finale di Europa League tra Roma e Siviglia. Anche in quel caso il direttore di gara britannico aveva mimato il gesto del braccio lungo il corpo ed aveva interpretato il contatto come non punibile.
Nel mentre però c'è chi grida ancora all'incompetenza, ma quello che emerge è semplicemente la coerenza di un arbitro che troppo è stato bistrattato e criticato da queste latitudini. Taylor è la vittima sacrificale di populisti che scevri di imparzialità gli hanno sempre addossato le colpe del fallimento giallorosso. Detto ciò le valutazioni sulla direzione di gara sono opinabili, ma i fatti ci dicono che Taylor è considerato uno dei migliori arbitri d'Europa tanto da aver arbitrato in questa stagione la semifinale di Champions League tra PSG e Borussia Dortmund ed il quarto di finale più prestigioso di questo campionato europeo tra Germania e Spagna. Nessuno pensa al fatto che l'arbitraggio e l'episodio nella finale di Europa League sia stato oggetto di valutazione e di discussione tra il designatore Rosetti e lo stesso Taylor. Il ripercorrere una decisione uguale determina la certezza che quanto avvenuto a Budapest non è considerato un errore, ma una semplice valutazione personale.