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Dalle pagine di tag24.it è intervenuto l'ex biancoceleste Massimo Piscedda che ha parlato della situazione in casa biancoceleste alla luce del pareggio con il Monza.

Pareggio a Monza? 

Innanzitutto fammi dire che c’è un allenatore nuovo e io gli darei fiducia, perché lo ritengo un buon tecnico. Detto questo, non è che la Lazio abbia pareggiato con l’ultima in classifica, ma con una squadra che va considerata la rivelazione di questa stagione. Dispiace perché il gol del pari è arrivato nei minuti di recupero ed è chiaro che ci siano delle colpe da attribuire, ma anche i brianzoli hanno regalato una rete ai biancocelesti. Alla fine penso che questo sia il risultato giusto, anche  se per la Lazio è un’occasione persa. Non dovrebbe capitare, ma può capitare. D’altronde La Lazio è costretta a vincere fino alla fine e sperare negli inciampi degli altri. Questa giornata sarebbe stata una buona occasione per rubare punti importanti. I conti però si devono fare domenica dopo domenica.

Corsa Champions? 

Roma ed Atalanta devono inciampare ancora, da qui alla fine del campionato. Io ci credo poco, ma a prescindere da questo la Lazio dovrà fare nove punti in tre partite. Poi alla fine si tireranno le somme e se non dovesse essere Champions League, sarà Europa League. 

Critiche a Tudor? 

A tutti questi scienziati che giudicano l’allenatore per i cambi, vorrei spiegargli che il tecnico si muove sempre a fin di bene e cerca di sistemare quel che secondo lui non va. Evidentemente aveva visto Zaccagni in difficoltà. Giudicare un allenatore per i cambi è molto facile, ma molto sciocco ed offensivo. Poi le cose possono andare bene o male. Può capitare di vincere le partite grazie alle sostituzioni, ma può anche succedere che pareggi o perdi, pur essendo in vantaggio.

I cambi 

Parlare solo dei cambi però è davvero riduttivo. Perché ha sostituito Zaccagni? Sinceramente non lo so, ma adesso hanno un po’ tutti i vizio di sostituire i giocatori quando sono ammoniti. Quando giocavamo noi queste cose non succedevano e anche con una ammonizione si continuava a rimanere in campo sempre. I giocatori devono sentirsi responsabili e stare maggiormente attenti quando hanno già preso un cartellino giallo.

Confronto con i tifosi? 

Loro hanno sempre ragione, l’importante è che critichino o contestino sempre in maniera civile. Si parla tanto di calcio moderno e per quel che mi riguarda, penso che i giocatori devono essere giudicati per quello che guadagnano. Le contestazioni potrebbero addirittura aumentare, ma credo che questo potrebbe essere anche l’unico modo per far sì che ogni calciatore scenda in campo e dia sempre il massimo. Si può anche perdere, ma l’importante è che ognuno di loro dia tutto se stesso.

L'analisi del giorno dopo di Augusto Sciscione

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