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Alla vigilia della sfida contro il Nizza valevole per la seconda giornata della prima fase di Europa League è intervenuto in conferenza stampa il tecnico della Lazio Marco Baroni che ha presentato la sfida contro i francesi.

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Che Lazio dobbiamo aspettarci domani? Domani abbiamo un avversario complicato.

Domani c'è un avversario complicato, una buona squadra, che fa un buon calcio con il 3-4-2-1, spesso diventa un 3-4-3. Doppia ampiezza, occorre la miglior Lazio. I ragazzi stanno bene, abbiamo recuperato, oggi abbiamo l'ultima seduta. Lavoriamo a testa bassa, sappiamo che il lavoro ci porta a colmare e crescere, per creare un'identità forte. Il gruppo è partecipativo, in queste settimane serrate abbiamo pochi allenamenti, ma sono intensi e i giocatori sono attenti in tutto ciò che facciamo. 

Si è passati dalla diffidenza ad una certa euforia determinata dal gioco. La preoccupa l'eccessivo entusiasmo?

L'entusiasmo dei tifosi è una degli aspetti più importanti. La gioia di venire al campo. Fondamentale è l'equilibrio, a me piace sentire il "dolore" quando arriva la sconfitta, questo ti aiuta a dare il meglio. Allo stesso modo dobbiamo gestire il momento quando arrivano i risultati. Ma si parte sempre dalle prestazioni per raggiungere gli obiettivi.

Si aspetta un ulteriore salto di qualità dai giocatori impiegati meno.

Non mi piace parlare di "cambi". Ho ragazzi che lavorano forte, con il mio staff dobbiamo gestire le risorse, anche i viaggi portano uno stress anche mentale. Qualcosa cambieremo, dobbiamo andare alla ricerca di queste energie. Sulle risposte non ho dubbi, li vedo in allenamento, chiunque giocherà darà tutto in partita. 

Qual'è il lavoro dei mediani?

Spesso si dice "tuttocampista". Nella mobilità di squadra è chiaro che i centrocampisti hanno un raggio d'azione maggiore, devono essere bravi nelle due fasi, con e senza palla. Abbiamo giocatori bravi e che si spendono, vanno anche sostenuti, la squadra lo sta facendo sempre meglio. Guarderò il minutaggio delle ultime gare. Sarà un centrocampo all'altezza delle aspettative, al di là di chi andrà in campo.

Che provvedimenti sta prendendo per prendere meno gol?

Dobbiamo migliorare, poi bisogna fare un'analisi dei gol subiti. Siamo quarti per minor tiri subiti nello specchio, e quarta come miglior pressing di squadra. Sono dati che mi danno la dimensione di una squadra che lavora sempre meglio a livello difensivo, poi è chiaro che vogliamo fare gol e attaccare, l'ho detto dalla prima conferenza. Ora siamo terzi come numero di reti. All'interno di questo la squadra ha un buon equilibrio, molti dei 10 gol presi in campionato hanno una natura tale che con il tempo non li prenderemo più. 

Sorpreso dal rendimento della squadra?

Dal primo giorno, prima di partire, abbiamo fatto una riunione con il gruppo, ho detto subito di avere a disposizione una squadra forte. Rischio di ripetermi, ma lo faccio volentieri. La partecipazione che ho trovato ci permette di portare sul campo il lavoro settimanale. Sono contento, ma dobbiamo lavorare, siamo appena partiti. Credetemi, la mia testa è indirizzata solo al lavoro e al miglioramento, è l'unica strada. 

Avere la possibilità di schierare Vecino può essere un lusso?

Lui è fondamentale sotto tutti gli aspetti. Ora è in condizione straripante, lo sa, lo percepisce. Chi mando in campo nel secondo tempo entra nel momento più importante, quello cruciale, basti pensare a Torino. Vecino dà un grandissimo apporto, anche in settimana. Lo stesso vale anche per altri ragazzi. 

 

 

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