EDITORIALE - Decisioni arbitrali contestate e silenzio stampa: Nessun alibi!!! La Lazio non deve diventare come la Roma di Mourinho...
EDITORIALE - La sconfitta di Torino contro la Juventus porta in dote qualcosa di peggio che la prestazione deludente. Quanto accaduto nel post partita sembra ricalcare un clichè tanto caro all'altra sponda della Capitale soprattutto nella gestione Mourinho. Credo che la Lazio abbia avuto diversi motivi per lamentarsi degli arbitraggi nelle giornate passate soprattutto contro Genoa e Napoli, ma in quel caso la società ed i tesserati hanno dimostrato lucidità nel far presente le mancanze che però poi pur potendo influire nel risultato come nella gara contro i liguri non possono nascondere una prestazione decisamente negativa. Tornando da Torino ho pensato come questa cosa sarebbe dovuta accadere anche quest'oggi alla luce di un episodio che seppur controverso che lascia dei dubbi non si può paragonare a quelli delle precedenti gare di campionato. Non c'è alcun mezzo tecnologico in utilizzo al Var che possa stabilire con certezza che il pallone che McKennie ha controllato nei pressi della linea laterale del campo che ha portato al primo gol di Vlahovic era uscito interamente dal terreno di gioco. Rimane di certo la sensazione che questo potesse essere accaduto e che la rete possa essere viziata, ma senza prova contraria la decisone assunta in campo rimane quella "giusta".
Al cospetto di un silenzio stampa che ritengo "assordante" c'è la delusione di aver perso l'occasione per fare chiarezza ai tifosi su tutto. Di certo sarei stato concorde ad una presa di posizione decisa nei confronti della classe arbitrale che in questo inizio di stagione nel "dubbio" fischia sempre contro la Lazio. Al tempo stesso però ci sarebbe stato modo per spiegare ai tifosi del rendimento della squadra e di cosa sta accadendo a quel gruppo che lo scorso anno tra mille difficoltà era riuscito a stupire tutti. Un silenzio stampa che non risolve alcun problema, ma che posticipa solo le parole del tecnico e dei giocatori visto che domani non potranno sottrarsi alle domande dei cronisti per obblighi di Uefa. Un silenzio stampa che dall'altra parte della Capitale ha portato a nulla dal punto di vista mediatico se non ad alimentare ancor di più polemiche.
Spetterà ora a Sarri spegnere ogni polemica domani, trovando le parole giuste per spiegare questo rendimento altalenante anche durante la stessa partita. Il tecnico dovrà trovare anche il modo di pungolare i giocatori ed alzare il livello dell'entusiasmo dell'ambiente perchè servirà uno Stadio Olimpico di fuoco per accendere l'entusiasmo anche sul campo dei giocatori. Nella speranza che questo silenzio stampa non diventi un'abitudine confido almeno che la squadra abbia giovato almeno per qualche ora di questa tregua per permettergli di ricaricare lo spirito in vista delle prossime battaglie.