Lazio, Giordano: "Contro l'Empoli è andata bene grazie a Mandas. La cosa che mi è piaciuta l'esclusione di Luis Alberto..."
Ai microfoni di RadioSei è intervenuto Bruno Giordano che ha commentato la situazione in casa Lazio dopo la vittoria contro l'Empoli.
Ricordo Scudetto 74'
La festa di ieri all’Olimpico per la Lazio del ’74 è stata davvero bellissima, i complimenti vanno agli artefici di questa giornata. Parliamo di una Lazio di giganti che resterà nel cuore anche dei figli e dei nipoti. Il coinvolgimento dell’epoca era incredibile e la festa di ieri ha rappresentato anche quei tifosi e quei giocatori che non ci sono più.
Lazio - Empoli
La vittoria con l’Empoli, poi, è stata un thriller. C’è andata bene anche grazie alle notevoli parate di Mandas. Poi, però, c’è stata la reazione contro una squadra che si sta giocando la vita. Nella seconda parte della gara il vantaggio è stato gestito abbastanza bene. L’Empoli stava meglio dal punto di vista, fisico, il merito è anche della squadra di Nicola. Dal punto di vista difensivo, la Lazio era un po’ con la testa tra le nuvole. C’è stato qualche errore di impostazione grave, penso a quella di Kamada che poi è stato tra i migliori in campo.
Situazione Luis Alberto
La cosa che mi è più piaciuta è l’esclusione di Luis Alberto dalla partita. Deve essere un segnale per il presente e per il futuro. Chi farà parte della prossima Lazio deve capire che si dimostra di meritare il posto durante la settimana in allenamento. Questo è stato un bel segnale che deve essere recepito. Una volta ti posso perdonare, la seconda anche, poi però non si fanno sconti a nessuno. Anche perché nella Lazio non ci sono giocatori insostituibili, chi vuole la maglia da titolare deve meritarsela, deve correre. Non ci sono soltanto scelte tecniche e tattiche, ma anche quelle comportamentali. Se dimostri di essere con la testa lontano dal gruppo deve pagare. Anche con delle cessioni. Potranno essere anche importanti, ma noi dobbiamo fidarci del tecnico.
Zaccagni
La posizione di Zaccagni? Il ruolo del trequartista è il più complicato. Devi giocare spalle alla porta con un marcatore. Lui è abituato a giocare sulla linea laterale, vedeva più il campo. Ora serve adattamento, le qualità ce l’ha, ma serve tempo per abituarsi.