Di Canio torna su Mourinho: "Risultati pessimi, in due allenamenti è cambiata la Roma. Cori a Maignan? Ecco cosa avrei fatto..."
L'ex attaccante della Lazio, Paolo Di Canio, durante l'ultima puntata del 'Club' di Sky Sport è tornato sull'addio di Mourinho alla Roma e poi sui bu razzisti durante Udinese-Milan. Queste le sue parole.
MOURINHO - "I risultati ottenuti sono stati pessimi. Si è rotto tutto, e i giocatori si sono rotti i cog....i. Il mister ha parlato male della squadra: altro che buttarsi nel fuoco per lui, i calciatori hanno gettato l’acqua sul fuoco per spegnerlo! La mentalità è sempre stata al ribasso, perché si sentiva parlare di avversari puntualmente superiori. Per non parlare delle foto infantili sui social… C’è chi la prende a ridere, ma sono state fatte delle cose di una gravità assurda. Ho tanti amici romanisti erano felicissimi, all’arrivo di Mourinho, ma gli stessi non vedevano l’ora che andasse via. Mourinho ha creato qualcosa di molto divisivo anche tra i tifosi. Sul piano tattico, poi, sembrava poter usare solo un modulo. Parlando con un procuratore amico mio, gli avevo detto: ‘Perché non gioca con il 4-3-3? Questa Roma può farlo’. In rosa vedo ragazzi capaci, terzini che hanno vinto campionati altrove, centrocampisti di fisicità come Cristante e di impostazione come Paredes… Pellegrini, nel modulo di De Rossi, può fare l’Hamsik del Napoli, mentre Dybala può essere il Messi del Barcellona. Sono bastati due allenamenti per cambiare volto alla Roma. Quantomeno si vede qualcosa di diverso".
MAIGNAN - "L'Udinese è una delle squadre più multietniche della Serie A, io avrei chiamato i miei 5 o 6 giocatori di colore, li avrei mandati sotto la curva e avrei detto ai tifosi: ‘cog....i, fatelo adesso. C’è tanta gente che ha amici di colore, ma poi allo stadio fanno così. Mi sarei messo con i giocatori di colore dell’Udinese e l’avrei messa a 5 metri da tifosi e dirgli ‘adesso lo fate anche a loro’".