Lazio, Sabatini: "Fazzini? Magari lo prendesse è un giocatore formidabile e su Tchaouna vi dico che..."
Dai microfoni di Radio Laziale è intervenuto l'ex direttore sportivo della Roma e della Salernitana Walter Sabatini che parlato del momento in casa biancoceleste.
Castrovilli?
Quando la Lazio ha preso Castrovilli ero contento, lui è un giocatore irrisolto che non ha mai scritto definitivamente la sua storia. È di grandissimo futuro, ma gli è scoppiato in mano. Ha le qualità vere, ma sono convinto che potrà vincere tutte le sue scommesse. Valeva la pena tentare.
Fazzini?
È un giocatore che mi piace. Ma magari lo prendesse, è formidabile.
Tchaouna?
Lui è un giocatore un po' bizzarro. Lo dico con rammarico perché gli voglio bene, sa giocare a calcio e poteva diventare fondamentale per la Lazio. Lui si smarrisce, si fa inghiottire dal campo, deve imparare a gestire la sua partita e gli scatti con i rallentamenti che gli servono per recuperare fiato rientrare in azione. Però è un talento vero, la gente deve essere paziente con lui. L'allenatore non lo deve mollare un centimetro, lo deve costringere a mettere lo stesso impegno che dovrebbe mettere in una finale.
Derby?
È fondamentale solo per la Roma in questo momento storico della squadra e della società, la Lazio un piccolo inciampo lo potrebbe sopportare mentre la Roma no. Rovella? Sta diventando incommensurabile. Deve migliorare nell'immediatezza della giocata, deve giocare più velocemente la palla e individuare la soluzione prima. Sto parlando di frazioni di secondo.
Serie A
Non avevo previsto il passo trionfale della Fiorentina, sbagliando. Era evidente che potesse fare bene e non mi aspettavo la Lazio così in classifica, autoritaria nel gioco che è scintillante. Equilibri perfetti, devo dire che Baroni ha fatto un grande lavoro ma prima di lui lo hanno fato Fabiani e Lotito che hanno preso giocatori buoni. Anche sotto questo aspetto devo dire che la Lazio ha giocato benissimo. È sbalorditiva. L’Atalanta non è una sorpresa e non mi meraviglierei se vincesse lo scudetto. Devo dire che c’è una lotta spasmodica per la retrocessione che coinvolge molte squadre. Per il quarto posto ci saranno battaglie infinite, ci sarà un grande campionato.
Bologna?
Credo che avrà un futuro importantissimo, ha una rosa profonda e molto competitiva. Vivono dentro una bolla magica, la città è innamorata della squadra e c’è un’unità d’intenti pazzesca. Questi anche sono punti, quando l’allenatore sbaglia e nessuno lo crocifigge i giocatori restano uniti. Italiano è più garibaldino, la squadra si diverte e trova la porta con facilità.