Roma - Lazio, Liguori si affida a Ranieri: "Sa come va giocato un derby ed oggi toccherebbe vincerlo alla Roma perchè..."
Dalle pagine del Messaggero arrivano le parole del giornalista di fede giallorossa Paolo Liguori che ha presentato il derby di questa sera tra Roma e Lazio.
Il derby è una partita del cuore e, per i tifosi, è anche sempre un fatto personale, cosa che non capiscono quelli nati o vissuti fuori. Perché la città è una, la scuola la stessa, come il bar e il posto di lavoro, gli effetti non durano poche ore, spesso si ripropongono due volte l’anno. E’ una partita che vale molto di più: se una delle due squadre attraversa un periodo deludente (è il nostro caso, ora), il derby e’ una speranza di riscatto. Insomma, il derby vale almeno il doppio e, poiché finora abbiamo vinto poco, toccherebbe alla Roma vincere oggi, per recuperare. Non sarà facile e, come spesso è accaduto, potrebbe facilmente diventare una partita dominata dalla paura di perdere, dunque un classico pareggio. Però la Roma vista a Milano è già molto diversa da quella presa in mano da Ranieri e, se le vittorie contro Lecce e Parma sono meno significative, la squadra di San Siro è stata convincente. E poi c’è Claudio Ranieri, determinante per quanto riguarda gli aspetti del cuore, sa come va giocato un derby, quali sono i tasti da toccare con i giocatori e il pubblico. È il terzo super romanista comparso in panchina in un anno (ci metto anche Mourinho), ma gli altri due non sono durati abbastanza . Ranieri mi ha commosso e parlo con l’animo del tifoso antico: ha ricordato quella Curva Sud degli anni ’60 con le balaustre e le uscite in pietra e del tutto scoperta alle intemperie. Ha ricordato Dante, il più grande capotifoso, che entrava poco prima dell’inizio, si metteva in piedi al suo posto sul muretto a dava il via ai cori. Ero lì con Claudio e tutti gli altri (lui è del 51, io del 49) e quel richiamo ha ancora oggi un effetto potente sui tifosi. Non dubito di come vivranno la serata Totti e De Rossi, mi piacerebbe che funzionasse anche con Pisilli e con Pellegrini. In campo, in panchina e sugli spalti abbiamo bisogno di cuori giallorossi. Claudio lo sa e alla squadra ci pensa lui. Massimo impegno. Ultima cosa: con il mio dirimpettaio e amico Mimun abbiamo sempre condiviso una speranza, al derby, niente violenze. Ce ne sono già troppe in giro. Forza Roma!