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Dopo la bomba di mercato che riguarda Ciro Immobile, una notizia che vede il capitano biancoceleste vicino al Besiktas, la trattativa sembra proseguire e il club biancoceleste sarebbe attesa di un'offerta ufficiale. A fare chiarezza sulla situazione, a margine dell'evento in Campidoglio, il presidente Lotito ha commentato le voci di mercato che riguardano l'attaccante biancoceleste.

"Immobile? Non so di nessuna offerta. È come quello che dice che si sposa ma non conosce la sposa. Non lo so, lo dico con tutta onestà: la mia società non ha ricevuto nessuna offerta. Immobile è un giocatore della Lazio, ha un contratto con la Lazio. La società non ha ricevuto nessuna offerta da un altro club che vuole acquisirlo. Nel momento in cui la riceverà, la valuterà. Noi a oggi non abbiamo ricevuto nessuna offerta. Qui non è cambiato nessun presupposto. Nessuno sta facendo un ridimensionamento della società, anzi è tutt’altro. Stiamo ristrutturando un’organizzazione in modo diverso. Fare calcio oggi è diverso rispetto a quindici anni fa o dieci anni fa. Oggi è un calcio più fisico, più legato alle potenzialità fisiche, allo spirito di gruppo e meno alle singole peculiarità dei giocatori. Non a caso abbiamo preso un allenatore che valorizza il gruppo e la squadra. Bisogna allestire una squadra che sia competitiva e che lavori all’unisono per raggiungere lgi obiettivi".

"Nel momento in cui ci sono dei problemi all’interno dello spogliatoio che determinano non un’unità di intenti e di comportamento, si possono creare delle condizioni come lo scorso anno che nonostante avessimo una squadra competitiva abbiamo perso contro società meno attrezzate. Me le ricordo: abbiamo perso contro la Salernitana, con il Lecce, con il Genoa contro cui potevamo evitare di perdere. Con Baroni si torna in Champions? C’è fiducia nell’allenatore, allestiremo una squadra competitiva che si confronterà alla pari con tutti e che cercherà di migliorare la posizione dell’altr’anno. Provvedimenti sulla comunicazione? Nessuna minaccia. Siccome tutti parlano di situazioni senza conoscerne la portata, come le cifre che non corrispondono alla realtà, allora ho spiegato ai miei colleghi, a cui ho fatto ripetizione sull’iva, che se compri un giocatore all’estero non è gravato di iva, ma in Italia si. Quindi l’esborso sarà maggiore: se uno costa 20 milioni, bisogna aggiungere l’iva al 22% più le commissioni. Noi abbiamo speso 40 milioni, non 30. La matematica non è un’opinione"

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