header logo

Ai microfoni ufficiali della società ha parlato lo spagnolo Pedro in vista della delicata sfida contro l'Atalanta di sabato sera. Un vero e proprio spareggio per la Champions League in cui la Lazio è chiamata a reagire dopo i due pareggio contro Fiorentina e Verona.

C'è l'Atalanta dopo il pareggio contro l'Hellas Verona: come arriva la Lazio a questa partita?

“Ci arriviamo bene. Sicuramente il pareggio contro l'Hellas Verona ci ha lasciato l'amaro in bocca, visto che abbiamo cercato la vittoria fino all'ultimo. Peccato, perché sarebbe stata un'ottima opportunità per la nostra classifica. Dobbiamo continuare a giocare con questa mentalità, facendo girare velocemente la palla: l'Atalanta è una squadra molto fisica, per batterla servirà una partita importante. Sono sicuro che la spinta dei nostri tifosi ci aiuterà”.

Quattro vittorie su quattro contro Inter, Atalanta, Roma e Milan: qual è il punto di forza della Lazio negli scontri diretti e quali sono invece i limiti degli altri?

“Nei big match facciamo bene perché troviamo avversari che puntano a imporre sempre il proprio gioco, come piace a noi. Finora invece abbiamo sofferto l'aggressività delle altre squadre, che con falli sistematici riescono a spezzettare molto il gioco. Dobbiamo capire che possiamo fare bene anche contro di loro".

Eri in campo nella vittoria contro l'Atalanta nella gara di andata, ti aspetti una prestazione simile a quella di ottobre da parte della squadra di Gasperini?

“Sicuramente si. Loro sono molto fisici, giocano sempre con la stessa idea di calcio. Mi aspetto un'Atalanta forte e difficile da battere, che davanti ha giocatori giovani e veloci. Lookman, ad esempio, sta facendo molto bene finora”.

Più di 200 gol in carriera, difficile rispondere: la magia contro l'Hellas Verona può salire sul podio delle tue reti più belle?

“Non lo so, ho avuto le fortuna di segnare molti gol belli e importanti, non saprei nemmeno sceglierne uno. La giocata sicuramente è stata bello, ho sfruttato al meglio l'assist di Cataldi, In area di rigore mi sono girato velocemente, cosi sono riuscito a prendere il tempo a difensore e portiere”.

A distanza di quasi due anni dal tuo arrivo, in cosa credi che sia migliorata la Lazio?

“Ci sono stati tanti miglioramenti, abbiamo capito le idee tattiche di Sari e il suo modo di giocare. A livello mentale poi è stato fatto un salto di qualità, soprattutto nel giocare la palla sempre con fiducia. Siamo migliorati anche dal punto di vista della personalità. Stiamo lavorando tutti molto bene ma allo stesso tempo sappiamo benissimo di poter fare ancora di più”.

Lazio, 29 agosto 1998 la prima Supercoppa Italiana: il ricordo della società
Lazio, Stam: "I tifosi mi hanno fanno sentire subito a casa. La Lazio sarà sempre nel mio cuore e su Sarri..."