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La Roma cade a Bologna sotto i colpi di Moro e Ndoye perdendo la quarta posizione. Ha fatto discutere il cambio di Mourinho che al 63' ha tolto dal campo Renato Sanchez che era subentrato ad inizio ripresa. Solo 18' minuti per il portoghese che è stato preso subito come capro espiatorio da parte dei tifosi giallorossi. Ai microfoni di DAZN lo Special One ha spiegato le ragioni del cambio.

Qualcuno non ha sfruttato l’occasione che ha avuto?

“Sono d’accordo. Prima della partita mi sono dimenticato e lo faccio ora, un abbraccio alla famiglia di Mihajlovic. Chiedo loro scusa, un abbraccio a tutta la famiglia. Voglio anche chiedere scusa pubblicamente a Sanches, è dura per un calciatore ma è ancora più dura per un allenatore. L’ho fatto 3/4 volte nella mia carriera, ma mi scuso con lui. Senza Dybala la classe non c’è e senza Lukaku non abbiamo fisicità. Sapevo che sarebbe stata dura per noi. I calciatori in campo avrebbero voluto fare meglio e dare di più. Prima dell’1-0 la partita era in controllo, ma abbiamo avuto grandi difficoltà a livello fisico. Il Bologna ha calciatori di gamba e intensità, noi no. Kristensen ha i suoi limiti dal punto di vista tecnico ma ha fisicità. Poi la partita è diventata più complicata nonostante abbiamo avuto le opportunità per segnare”.

La Roma è inferiore dal punto di vista fisico rispetto al Bologna? 

“Certamente. Voglio continuare nella Roma e se continuassi dovremmo pensare veramente bene ai limiti del FFP. Magari è meglio lavorare con i giovani che hanno un potenziale da sviluppare piuttosto che con giocatori che non hanno niente da sviluppare in vista del futuro. Vorrei continuare e sono disposto a pensare in un modo diverso”.

Il prossimo sarà un mese determinante.

“Sì, ma la dimensione della squadra la conosciamo tutti. Quando ha tutti i giocatori disponibili ha qualità per lottare come fatto in tutte le stagioni, l’anno scorso non siamo arrivati quarti perché siamo arrivati in finale e abbiamo avuto problemi fisici. Siamo in grado di fare grandi risultati se tutti sono in forma”.

Anche la società vuole continuare con Mourinho? 

“Non ne abbiamo parlato, tu sei il primo a sapere che io voglio rimanere. Quando i tifosi vedono una partita del genere c’è poco di cui essere innamorati, ma per 90 minuti ci hanno sostenuto. Quanti chilometri hanno fatto? Quanti soldi hanno speso? Sono tifosi unici, sarebbe dura una separazione da loro. Se la separazione dovrà esserci, non sarà mai per decisione mia”.

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