header logo

Dalle frequenze di Radio Radio ha parlato l'ex portiere della Lazio Nando Orsi che ha commentato la contestazione dei tifosi biancocelesti a Lotito andata in scena nella giornata di ieri.

Tutti hanno ragione e tutti quanti hanno torto. Io ho passato 17 anni in una società così come la Lazio, e non c’è stato mai un così grande fermento e grande contestazione come in questo momento. Però bisogna fare anche o un passo indietro o un passo avanti per il bene della società perché sennò si comincia male. Ed è vero che a prescindere uno può contestare un meno, però poi dopo ci sono altre implicazioni che sono molto importanti: quelle di una società che se sta a cuore ai tifosi fa un passo indietro, se sta a cuore al presidente della società fanno un passo indietro anche loro, oppure fanno un passo avanti e si vanno a spiegare. E una delle due fa qualcosa di diverso, di più. Sull’attaccamento della tifoseria non ci sono dubbi, sull’attaccamento di Lotito qualche dubbio ce l’ho. Perché il calcio non è soltanto due conti, ma è emozione. Quindi ogni tanto un po’ di emozione sarebbe giusto darla. Perché poi i tifosi sono quelli che pagano e basta per avere indietro soltanto l’ebrezza di un gol oppure il sogno di un giocatore importante. Secondo me non serve tanto. Serve soltanto un po’ di buonsenso e un pochino di senso di appartenenza.

21 giugno 1987 Lazio - Vicenza: Giuliano Fiorini diventa un eroe biancoceleste
CALCIOMERCATO LAZIO - Una squadra di Serie A piomba su Akpa Akpro: Fabiani prova ad inserirlo in una trattativa